Integratori alimentari e barrette energetiche in sostituzione dei pasti nella dieta per dimagrire? No, nessun prodotto dovrebbe sostituire, se non per periodi limitati e all’interno di un regime dietetico ipocalorico controllato, un pasto completo. Lo rivela l’Istituto Superiore di Sanità.
Un mix di vitamine e micronutrienti presenti nei pasti sostitutivi non riproduce sulla salute tutti gli effetti di una dieta sana e bilanciata. Oggi in commercio esistono più di 4500 opzioni, tra integratori, barrette e bibite, ma nessuna di queste rappresenta un valido sostituto in una dieta sana e bilanciata. Possono sicuramente vantare buone proprietà nutritive per composizione, ed essere utilizzati con altri scopi, ma difficilmente hanno la completezza di un pasto equilibrato e sano. Ma cosa sono gli integratori alimentari? Gli integratori alimentari secondo il Ministero della Salute sono: “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.
Forniti sotto forma di tavolette, compresse o gocce, in quantità misurate in modo da ottimizzarne l’effetto, gli integratori rispondono a esigenze nutrizionali precise o a condizioni fisiologiche particolari. Costituendo una fonte concentrata di nutrienti o di sostanze gli integratori sono destinati a complementare la dieta, e non a sostituire il cibo. Servono infatti, come spiega il Ministero della Salute, “a ottimizzare gli apporti nutrizionali, fornire sostanze di interesse nutrizionale ad effetto protettivo o trofico e migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo”. Devono quindi essere somministrati in linea con precise indicazioni, sia in materia di composizione che di dosi massime di assunzione, come indicato dalle linee guida revisionate nel dicembre 2002 dal Ministero della Salute. Sul sito del Ministero della salute, è possibile consultare anche l’elenco di tutte le leggi e i decreti attuati in materia fino al decreto del 30 luglio 2004.
Quest’ultimo stabilisce tra l’altro l’obbligo di etichettatura degli integratori, sia singoli che combinati, che finiscono sul mercato, che oggi sono più di 4500. E impone che sull’etichetta degli integratori vi sia un dosaggio preciso di ciò che è contenuto nella confezione, soprattutto se si stratta di sostanze vegetali, frequentemente utilizzate in modo eccessivo e superficiale grazie all’idea diffusa che si tratti di “sostanze naturali” e quindi non dannose. Un attento dosaggio è invece necessario, per limitare possibili controindicazioni o addirittura danni alla salute. Inoltre, l’etichettatura non può contenere diciture che inducano il consumatore a pensare a una cura miracolosa, né al fatto che l’integratore sia essenziale e necessario anche in presenza di una dieta equilibrata e variata.
Gli alimenti sono molto complessi per essere riprodotti in laboratorio ed avere dal punto nutrizionale tutti i requisiti quindi non possone essere sostituiti con barrette ed integratori per un lungo periodo. Gli integratori sono utili in caso di aumentato bisogno di alcuni nutrienti, come accade in gravidanza per l’acido folico, in caso di abbondanti flussi mestruali per il ferro o in certe condizioni, quali osteoporosi, per la vitamina D, o per la vitamina B12 nella dieta vegetariana. Tuttavia, è bene ricordare che gli integratori possono dare interazioni con alcuni farmaci e che l’eccesso di taluni nutrienti, ove gli integratori non vengano usati secondo le modalità d’uso indicate in etichetta, potrebbe avere effetti negativi sulla salute. E’ importante quindi rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista prima di assumere integratori o barrette energetiche per evitare effetti deleteri per la salute.