La cittadina di Giarratana festeggia in maniera solenne sant’Antonio Abate. L’apertura dei festeggiamenti è in programma sabato 12 gennaio quando, nella basilica omonima, che si trova sul colle che sovrasta il centro abitato, alle 16,30 ci sarà il suono a festa delle campane e subito dopo lo sparo di colpi a cannone.
Sono i caratteristici segnali che anticiperanno la traslazione del seicentesco simulacro del santo sull’altare maggiore. I solenni festeggiamenti, organizzati dal comitato presieduto dal parroco, don Marius Starczewski, proseguiranno sino a domenica 20 gennaio, data in cui si terrà la festa esterna, con le due processioni, una mattutina e l’altra vespertina. In particolare, poi, da giovedì 17 prenderà il via il triduo di preparazione alla festa che sarà presieduto dal diacono Giovanni Agostini di Monterosso Almo. La basilica ospita una statua di sant’Antonio che risale al 1626, proveniente dall’antico abitato. Il luogo di culto è documentato già nel Trecento come "chiesa sacramentale" e in esso si venera "da tempo immemorabile" l’immagine della Madonna della Neve.
La chiesa di sant’Antonio Abate fu rasa al suolo in seguito al disastroso sisma del 1693. L’opera di ricostruzione fu avviata nei primissimi anni del XVIII secolo nella parte più alta dell’abitato. Il tempio, già nel 1748, era ricostruito ed adibito al culto. Tuttavia, fu consacrato solo il 21 settembre 1783 dal vescovo Giovanni Alagona. Sant’Antonio è considerato anche il protettore degli animali domestici. Non è un caso che la domenica della festa esterna, nel primo pomeriggio, sia prevista una speciale benedizione degli animali.