Su disposizione del Prefetto Filippo Dispenza, la Polizia municipale ha avviato nei giorni scorsi una serie di controlli nei confronti di esercizi commerciali del centro cittadino – pub, bar, pizzerie, paninerie – che diffondono emissioni sonore.
Le verifiche hanno riguardato anche l’occupazione del suolo pubblico e il rispetto di tutte le normative di settore. Nell’ambito dell’attività, venerdì 11 è stato programmato ed effettuato un servizio congiunto con personale dell’ARPA che ha avuto come obiettivo un esercizio pubblico di Via Cavour. Le verifiche effettuate dalla Polizia municipale hanno permesso di accertare alcune irregolarità: la mancata presentazione della SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) amministrativa e sanitaria per la variazione del legale rappresentante della società e il mancato possesso di concessione per l’occupazione del suolo pubblico (tavoli e sedie al servizio dell’attività).
A partire dalle ore 22, personale della Polizia municipale e dell’ARPA ha effettuato delle rilevazioni fonometriche (a finestre aperte e a finestre chiuse) ed ha proceduto alla notifica del verbale di accertamento amministrativo per violazione dell’art. 64 commi 1 e 9 del Decreto legislativo 26 marzo 2010 n. 59 (mancata presentazione della Scia) che prevede una sanzione pari ad € 5.000. Al titolare dell’esercizio è stato altresì contestato il verbale di violazione all’art. 20 del CdS per occupazione abusiva di suolo pubblico, con sanzione pari ad € 173. I due verbali saranno trasmessi alla Direzione Sviluppo economico e alla Direzione Tributi (ufficio Depenalizzazione) per la sospensione dell’attività e per l’emissione di un’ordinanza di rimozione delle opere abusive e chiusura dell’esercizio (per non meno di cinque giorni).
La Polizia municipale si è riservata di emettere eventuale verbale a seguito degli esiti dei controlli fonometrici che l’ARPA farà pervenire al Comune. “I controlli – dichiara il Prefetto Filippo Dispenza – saranno intensificati, al fine di arginare l’inquinamento acustico; il problema non è rappresentato tanto dalla singola attività, quanto piuttosto dalla somma delle emissioni provenienti dai diversi esercizi. Peraltro, il fenomeno non è più legato esclusivamente alla stagione estiva, ma è diventato costante. Per porvi un freno, stiamo lavorando all’adozione di provvedimenti che disciplinino la materia e indichino agli operatori del settore criteri certi e ineludibili per diffondere emissioni sonore che non disturbino la quiete pubblica e non danneggino la salute dei cittadini.
E’ nostro intendimento avviare sull’argomento un dialogo con le associazioni di categoria”.