E’ stata rinviata all’8 febbraio la sentenza, nel processo a carico di Mamadou Kamara, l’ivoriano accusato di aver ucciso, il 30 agosto 2015 a Palagonia, nella loro casa i coniugi Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez. Oggi al tribunale di Catania c’è stata l’arringa della difesa.
Rosita e Manuela, figlie dei due coniugi, sono rimaste a presidiare il Tribunale in attesa del verdetto, insieme a Paola Radaelli, presidente di Unavi, Unione Nazionale Vittime. Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez, 68 e 70 anni, furono aggrediti nella loro casa in piena notte. Dopo aver ucciso l’uomo colpendolo alla testa, il giovane ivoriano Mamadou Kamara avrebbe anche violentato Mercedes, gettandola dal balcone. Secondo l’accusa si tratto di una rapina finita nel sangue, compiuta, dal 20enne ospite del Centro di accoglienza di Mineo. Furono trovate tracce di sangue sul luogo del delitto, i pantaloni chiazzati di sangue in un borsone, e la refurtiva. Quando fu fermato l’ivoriano indossava ciabatte e abiti di Vincenzo Solano. Lui ha sempre negato ogni addebito.