“Conferma dell’isola pedonale in via Roma e agevolazioni tributarie per nuove start up, ecco come rilanciare il centro storico di Ragusa”. Lo dice il presidente della Confersecenti Ragusa Luigi Marchi. “Bisogna invertire la tendenza – aggiunge Marchi – dove si registrano chiusure anche di negozi storici che hanno rappresentato un’epoca felice.
Ecco che appare inopportuna e non rispondente alle nuove dinamiche del commercio la proposta del sindaco Giuseppe Cassì di riaprire alle auto via Roma. Sarebbe una scelta in controtendenza e controproducente per il rilancio del centro storico. Non c’è dubbio sul fatto che quanto più le auto restano fuori dai centri cittadini, più questi ultimi diventano interessanti e attrattivi. Il tema della mobilità nei piccoli centri ovviamente non riguarda soltanto gli spostamenti privati ma anche il sistema di trasporto delle merci. Ridurre gli spostamenti inquinanti organizzando la mobilità e i sistemi di approvvigionamento in maniera diversa rappresenta senza dubbio una delle possibili soluzioni per migliorare il modo in cui le persone si percepiscono in relazione agli spazi che li circondano”.
La ricetta di Confesercenti di Ragusa oltre ad escludere la revoca dell’isola pedonale punta a dare fiducia ai giovani e ad agevolarli con una serie di agevolazioni tributarie per chi si intesta l’apertura di nuovi negozi, quindi un premio per le nuove start up. I giovani devono essere incentivati a scommettere sul proprio futuro senza la paura di tasse e balzelli che molte volte li frena nei loro slanci imprenditoriali. E poi nell’era social bisogna pensare ad una campagna di comunicazione per tutto il centro storico che il comune di Ragusa può intestarsi.
“Sarebbe opportuno – dice il direttore provinciale di Confesercenti Massimo Giudice – creare una ‘rete’ fra le attività del centro con lo scopo di dare una visibilità maggiore a quella che ognuno ha singolarmente. Questa rete fra persone che conducono attività commerciali utilizzerà principalmente la rete internet per le proprie comunicazioni, partendo da un ‘portale’ che funge da aggregatore delle diverse realtà, e dalla gestione delle pagine dei social network in cui i singoli esercizi possono trovare una visibilità superiore e/o diversa rispetto la propria rete di relazioni, ma si pone l’obiettivo ben più ampio di favorire vere e proprie forme di collaborazione e co-marketing”.