Il comitato dei viaggiatori esprime soddisfazione per la cessione delle aree ex Nato al Comune di Comiso. “85 ettari sono una superficie enorme sulla quale si possono realizzare molte cose, compresi centri commerciali e edilizia residenziale che, speriamo, non scatenino gli interessi di speculatori edilizi.
E’ un dato di fatto che la possibilità di realizzare una vera piattaforma cargo in Sicilia è una grande occasione.” A dichiararlo è Claudio Melchiorre, presidente del Vussia. Il Comitato è però preoccupato per la situazione di Soaco. “I conti dell’aeroporto non migliorano e, ai ritmi di spesa del Pio La Torre, il prestito ponte della Sac, la cui legittimità ancora oggi è tutta da valutare, è esaurito. Qual è il futuro prossimo dell’aeroporto? È possibile che dopo il grave disservizio del mancato rifornimento di un volo Alitalia lo scorso dicembre l’aeroporto possa conoscere nuove gravi mancanze? Esiste il rischio di chiusura per carenza finanziaria?”
Secondo il comitato, o i dati e le notizie che si riferiscono all’aeroporto sono nebulose o il Pio La Torre sta affogando tra costi eccessivi e riduzione del traffico aereo. “Non vorremmo che si programmi un radioso e possibile futuro, mentre l’aeroporto muore in un triste presente.” Secondo i viaggiatori del Sud Sicilia, Comiso deve restare aperto anche se “il gestore attuale non sembra essere in condizione di mantenere questo impegno.” Il Vussia sottolinea come non più di qualche mese fa l’assemblea dei soci ha denunciato che il capitale sociale è stato gravemente intaccato aldilà dei limiti consentiti. “Eppure, nessuno tra i soci e il collegio sindacale ha diligentemente chiesto, a norma di legge, l’immediata convocazione di un’assemblea straordinaria per il ripianamento delle perdite o l’abbattimento del capitale sociale o, ancora, a seguito della mancanza di continuità, la richiesta di fallimento con la consegna dei libri in tribunale.”
Il comitato ha sottolineato che questi atti sono obbligatori entro quindici giorni dalla notizia dell’esaurimento o della forte riduzione del capitale sociale. “Sono passati ben più di quindici giorni e su questo chiediamo una risposta chiara e pubblica, con documenti alla mano, che spieghi cosa si intende fare per scongiurare la chiusura in questo quadro, fermo restando che, in assenza di atti concreti, sarebbe la Procura della Repubblica ad intervenire per chiedere l’insolvenza. Va da sé che non gestire questa criticità sarebbe oltremodo traumatico per Comiso e il Sud Sicilia. Al di là delle pur importanti cerimonie, un aeroporto mette a posto i propri bilanci se i passeggeri imbarcano e sbarcano, le cerimonie possono aiutare a costruire il domani, ma non risolvono i gravi problemi del qui e adesso.”