Si conclude, a Comiso, “Luce Finita Fest”, un contenitore culturale che, nell’arco di due mesi, ha promosso numerosi momenti di arte, letteratura, cinema, musica, intrattenimento. La giornata finale della manifestazione, il 27 gennaio, sarà dedicata ai temi economici.
Il titolo dell’iniziativa è “Paradigmi Economici Emergenti”. In programma, alle ore 18, la presentazione di due volumi, opera di due economisti italiani, tra i protagonisti del dibattito odierno: “Ricchezza fittizia e società artificiosa” (edizioni: ETS), di Francesco Cappello (con prefazione di Antonino Galloni) e “L’inganno e la sfida. Dalla società post-industriale a quella post-capitalistica. 2019: le ragioni di una crisi finanziaria” (edizioni Arianna), di Antonino Galloni. Galloni attraverso un’analisi della storia monetaria degli ultimi 50 anni, descrive le vicende che hanno determinato la situazione attuale, a partire dal 1971, data dello “sganciamento” della moneta dall’oro.
Infine, dopo aver analizzato la situazione degli ’80, auspica l’avvento di una classe politica capace di guardare a soluzioni nuove, che l’autore indica in maniera chiara “per il passaggio ad una società possibile e più giusta che egli definisce “non capitalistica”. I libri saranno presentati da Giancarlo Palazzolo, divulgatore e blogger su temi monetari. Sta per concludersi anche un’altra sezione di “Luce Finita Fest”, “Stazione Poesia #1ª Fermata, La poesia siciliana” (5 – 26 gennaio 2019), la manifestazione curata da Giulia Cacciatore e Grazia Calanna. Il programma si è snodato attraverso varie iniziative: presentazione di libri, reading, performances letterarie.
Gli ultimi appuntamenti in programma sono: il 24 gennaio, alle 18, sarà presentato il libro “L’azzurro velo” di Sebastiano Burgaretta (edizioni Archilibri). Presentano: Antonio Di Grado e Nunzio Zago; il 25 gennaio, alle 17,30, sarà presentato il libro “U puccieddu” (edizioni: Il ragazzo innocuo), di Diego Conticello. Presenta: Calogero Bentivegna. Alle 18,30 è in programma il reading di alcuni autori: Pietro Cagni, Cettina Caliò, Fabrizio Cavallaro, Giuseppe Condorelli, Antonio Di Mauro, Riccardo Emmolo, Gianluca Fùrnari, Vincenzo Galvagno, Maurizio Giudice, Biagio Guerrera, Antonio Lanza, Paolo Lisi, Carmelo Panebianco, Pietro Russo, Ernesto Ruta, Angelo Scandurra: il 26 gennaio, alle 18,30, si presenta il libro “Tiatro” (edizioni: Misogea), di Nino De Vita. Presentano: Massimo Onofri e Giuseppe Traina.“Luce Finita Fest” si conclude il 27 gennaio, data della nascita di Mozart. Non a caso le “luminarie”, allestite nel cortile della Fondazione Bufalino, hanno proposto i temi de “Il Flauto Magico” e sono state accompagnate dalle celebri note del compositore austriaco.
Il disegno delle luminarie è stato curato dall’artista Gianni Robustelli. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione degli Archi, con la collaborazione di Archinet, Cinestudio Groucho Marx, Factori e con il patrocinio del comune di Comiso e della Fondazione Bufalino. La direzione artistica è dell’architetto Nunzio Andrea Zago, l’organizzazione è curata da Salvatore Schembari (Fondazione degli Archi). «Con la simbolica data del 27 gennaio, giorno della nascita di Mozart, avvenuta 263 anni fa – afferma Salvatore Schembari – Luce Finita Fest, il primo festival siciliano sulle luminarie d’arte spegne le luci che sono rimaste accese da più di un mese.
Il fuoco è spento dall’acqua, a Comiso, città di un’antica sorgiva, di una fonte più che millenaria, una città che ha scelto il suo prediletto poeta in Gesualdo Bufalino, da cui abbiamo mutuato il nome “Luce Finita Fest”. L’obiettivo è stato centrato, Comiso torna a essere quel piccolo “Granducato intellettuale” che è sempre stato, non volendo più rinunciare alla sua vocazione internazionale. La riflessione sul cinema, la musica, la poesia, l’arte e perfino, sul finire, anche sull’economia, è stata fatta nel migliore modo possibile. Abbiamo ospitato importanti esponenti della cultura e dell’intelligenza siciliana.
Ma la “luce”, anche quando si spegne nei nostri cervelli continua, sopravvive da sola, ma vive e si nutre melanconicamente di “Luce Finita”». Luce Finita Fest chiude i battenti, ma non del tutto: la mostra “Al più bel Giovannino d’Italia”, collezione di 90 opere dedicate a Giovanni Schembari (realizzate da vari artisti italiani) resterà aperta anche a febbraio. La mostra è anche un omaggio a Piero Guccione, recentemente scomparso. Il finissage è slittato a metà febbraio.