Questa volta l’opera cinematografica ed il suo indiscusso valore sono passati un attimo in seconda fila per dare la scena alla necessità di coinvolgere le istituzioni pubbliche locali e l’imprenditoria privata per trovare i finanziamenti necessari a condurre in porto il film.
Stiamo parlando di ‘Redemption for a lost soul’ in onore del quale il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il dott. Salvatore Piazza, anche se poi assente per impegni istituzionali, ha chiamato a raccolta sia le amministrazioni comunali di sua competenza che gli imprenditori interessati, affidando al capo di gabinetto dell’ex provincia, Dott. Gianni Molè, il compito di condurre l’incontro con i numerosi intervenuti nella sala convegni dell’ex Provincia di Ragusa. Presenti naturalmente quanti per il film hanno speso ‘sangue e sudore’, dal regista Roberto Valdès alla protagonista, la giovane ma affermata attrice ragusana Carla Cintolo, per proseguire con gli ideatori/sceneggiatori Gaetano Scollo, Turi Occhipinti ed Emanuele Cavarra, al musicista e compositore ragusano Gianni Celestre autore delle coinvolgenti musiche.
E’ toccato invece a Roberta Trovato, produttrice di “Italo”, collegata in videoconferenza, dare le indicazione pratiche, cifre e preventivi alla mano, per chi intendesse scendere in campo per finanziare l’opera. E tra questi Agata Cappello, seduta al tavolo di presidenza, e Cristiano Battaglia che da subito si sono intestati la battaglia per finanziare il film, che per primi hanno creduto e investito in questa produzione, si sono messi in gioco nella delicata ma fondamentale fase di raccolta, offrendo la loro consulenza a chi vorrà conoscere modalità e agevolazioni per farne parte. E dopo aver parlato di soldi, finalmente torniamo all’arte. Per l’occasione è stato proiettato il prologo del film nel quale viene regalata un’interpretazione particolarmente struggente dall’attrice ragusana Carla Cintolo, nelle vesti di Marianna, la protagonista della storia, moglie, madre e operaia di un paesino montano che altro non è che Monterosso Almo.
Le toccanti scene iniziali, girate lo scorso settembre in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni proprio nel piccolo borgo montano, risultano particolarmente suggestive grazie alla sapiente arte del raccontare sullo schermo che ben conosce Roberto Valdes, il regista messicano che firma la regia, e alle musiche particolarmente coinvolgenti che il musicista e compositore ragusano Gianni Celestre ha composto per l’occasione. Ideato da tre iblei DOC quali Gaetano Scollo, Turi Occhipinti ed Emanuele Cavarra, il soggetto è ispirato a fatti realmente accaduti. Il lungometraggio, che rientra nel genere drammatico con un gradevole retrogusto di mistero, è portatore, come suggerito dal titolo stesso, di un messaggio di speranza e di vera e propria redenzione.
Nel contempo, la storia narrata pone l’accento sulla problematica, purtroppo ancora attuale, dell’amianto killer e delle nefaste conseguenze sulla salute di chi, per lavoro o per altro, con esso è venuto a contatto. Insomma, gli ingredienti per un film di successo ci sono tutti: dalla regia magistrale alle splendide ambientazioni, da un cast di bravi attori tra i quali si nasconde qualche gradita sorpresa alla sceneggiatura coinvolgente e ricca di emozioni, dalla colonna sonora coinvolgente al finale imprevedibile. Non resta che augurarsi che la parte più avvertita e sensibile dell’imprenditoria privata iblea segua l’esempio di Agata Cappello e Cristiano Battaglia per far sì che ‘Redemption for a lost soul’ veda la luce. (daniele distefano)