Code interminabili all’ufficio tributi di Ragusa. CasaPound Italia Ragusa rivolge un pressante invito all’amministrazione comunale affinché possa essere regolamentato e potenziato l’accesso nei locali dell’ufficio Tributi di via Spadola. Troppi i disagi che si stanno registrando nelle ultime giornate e che impediscono ai contribuenti di potersi confrontare con gli impiegati dell’ufficio.
Si formano file, si creano liste, si registrano disservizi. Sembra, insomma, un girone dantesco della burocrazia italiana che il Comune di Ragusa ha il dovere di curare e gestire nella maniera più corretta. “Abbiamo assistito personalmente, con i nostri militanti – sottolinea il coordinatore provinciale del partito della tartaruga frecciata, Giuseppe Iacono – a situazioni che hanno rischiato di degenerare. E, anzi, in alcuni casi ci hanno raccontato che è pure successo. Non è giusto, quanto sta accadendo, neppure dal punto di vista del personale comunale. E’ indispensabile, secondo noi, razionalizzare meglio le forze. E, comunque, una soluzione va individuata. Perché così non si può andare avanti”.
CasaPound Italia Ragusa precisa che il problema è annoso e che gli utenti fanno la fila, sin dalle prime luci dell’alba, per prendere il numero. Ma tra questi soltanto in quindici, per sessione lavorativa, riescono ad essere gestiti. Quindi, se i 15 utenti mattinieri sono serviti in un arco di tempo realmente possibile ma minore dell’orario di apertura, bisognerebbe gestire l’intera situazione in modo differente per potere ampliare, in maniera significativa, il numero dei contribuenti da soddisfare.