Il tatuaggio è segno o un disegno permanente sulla pelle che viene eseguito mediante l’iniezione di inchiostri, costituiti da pigmenti e altri ingredienti ausiliari. Ma come si fanno e quali sono i rischi?
Il tatuaggio si realizza tramite una macchina ad alimentazione elettrica che perfora la pelle ad una velocità che può variare da 50 a 3.000 volte al minuto e introduce piccole gocce di inchiostro nel derma. Quando si decide di farsi un tatuaggio è di fondamentale importanza rivolgersi ad un tatuatore qualificato, in possesso dell’attestato di frequenza di uno specifico Corso di formazione regionale e che operi nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle "Linee guida del Ministero della Sanità per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza" (Circolari del Ministero della Sanità n. 2.9/156 del 5.02.1998 e n. 2.8/633 del 16.07.1998).
Ma quali sono i rischi? La pratica del tatuaggio è molto comune anche in Italia ed è considerata invasiva. I dati relativi alla sua diffusione nella popolazione italiana sono disponibili sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità. È stato calcolato che durante l’esecuzione di un tatuaggio professionale, la macchina per tatuaggio ad alimentazione elettrica provoca 180.000 lesioni all’ora. La preparazione del tatuatore (sia tecnica, sia artistica) e le condizioni igienico-sanitarie in cui viene effettuato costituiscono, dunque, requisiti fondamentali da valutare prima di decidere di sottoporsi a un tatuaggio. Se la strumentazione utilizzata non è stata pulita e sterilizzata, il pericolo di infezioni batteriche è elevato (con relativa comparsa di malattie). Le probabilità di contagio diminuiscono con l’impiego di strumenti e contenitori di inchiostro usa e getta, o monouso, poiché l’uso ripetuto dello stesso flacone può causare contaminazione batterica e fungina. Altre sorgenti d’infezione possono essere i microrganismi provenienti dalla cute della persona che riceve il tatuaggio o dal tatuatore stesso.
L’area tatuata può mostrare segni d’infezione che, in genere, si risolvono senza lasciare alterazioni della cute quali, ad esempio, gonfiore, rossore, calore e, in alcuni casi, anche dolore, mal di testa e febbre. Altri microrganismi possono causare malattie cardiache e renali. In caso di strumenti non sterilizzati dopo ogni uso e contaminati con sangue infetto, si rischia anche di ammalarsi di tetano, di epatite B e C o di contrarre il virus responsabile dell’AIDS (HIV). I tatuaggi provocano delle alterazioni della pelle che possono causare alcune complicazioni, tra cui: sensibilizzazione e reazioni allergiche, le sostanze utilizzate dai tatuatori (pigmenti o metalli), possono provocare una sensibilizzazione allergica dell’organismo con effetti a breve o a lungo termine.
Le reazioni allergiche possono manifestarsi con eruzioni cutanee e prurito, anche ad anni di distanza, dovute a componenti dell’inchiostro (specialmente rosso, verde, giallo), reazioni infiammatorie, rigonfiamenti o ispessimenti della pelle (cheloidi) o del tessuto sottostante, lesioni di nervi, con conseguente alterazione della sensibilità o della motricità locale. Si ricorda che l’allergia al nichel, sostanza presente in numerosi coloranti e prodotti, è abbastanza frequente nella popolazione generale. Alcuni inchiostri, in particolare quelli acquistati attraverso rivenditori non ufficiali, possono contenere sostanze non ammesse perché potenzialmente tossiche o cancerogene (come ad esempio alcune ammine aromatiche, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) o alcuni metalli come il piombo).
Nell’eventualità che si verificasse uno dei casi sopra menzionati, è necessario rivolgersi ad un dermatologo o al proprio medico di famiglia; il tatuatore non ha le competenze sanitarie necessarie per consigliare cure. Inoltre, anche se raramente, i tatuaggi o il trucco permanente possono causare gonfiori o bruciature durante esami di risonanza magnetica e, in alcuni casi, i pigmenti a base metallica possono invalidare immagini a scopo diagnostico (raggi X e risonanza magnetica). Gli inchiostri per tatuaggi devono essere sterili e atossici. Sono soggetti a controlli di conformità rispetto alla Risoluzione Europea del 20 febbraio 2008, adottata anche dal Ministero della Salute italiano, che detta requisiti e criteri per la sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente. (Fonte ISS)