Numerosi appuntamenti per ricordare le Foibe, sono stati promossi anche quest’anno a Ragusa da CasaPound Sicilia, commemorazioni, conferenze, presentazioni di libri, affissioni per ricordare gli italiani uccisi a guerra finita in Istria e Dalmazia dalle truppe comuniste di Tito e gli esuli che da queste regioni sono arrivati anche in Sicilia.
“Essere italiani era l’unica ‘colpa’ delle vittime del genocidio messo in atto da Tito – spiega CasaPound in una nota – una vera e propria pulizia etnica che ha visto decine di migliaia di italiani assassinati, torturati, gettati, anche vivi, nelle foibe, e poi, per 60 anni, ignorati dai libri di storia e dimenticati dalla loro stessa Nazione. Ma l’identità di un popolo non può essere cancellata con il sangue o annientata con l’esilio. E per ricordarlo CasaPound Italia ha organizzato una serie di iniziative in tutta Italia, Sicilia compresa: ad inizio mese la presentazione del libro ‘Popolo in fuga’ di Fabio Lo Bono presso la sede di Noto, l’8 febbraio la conferenza sullo stesso tema in quella catanese, e poi commemorazioni con la deposizione di omaggi floreali a Palermo, Trapani, Messina, Siracusa, Ragusa, Modica, Comiso”.
“E’ importante mantenere alta l’attenzione sul tema – dice ancora CasaPound – anche e soprattutto laddove le istituzioni non si mostrano solerti nel mettere in atto iniziative adeguate. Lo è ancor di più dove certe fazioni politiche cercano persino di sminuire e revisionare una realtà storica per troppi anni celata, come riconosciuto anche dal presidente della Repubblica”.