La depressione è una malattia, oggi considerata largamente curabile, causata dall’interazione di fattori genetici, ambientali, biologici e psicosociali. Questa patologia può essere curata e la sola forza di volontà non basta. Lo spiega l’Istituto Superiore di Sanità.
E’ necessario, infatti, rivolgersi a degli specialisti che attueranno interventi specifici, appropriati ed integrati di tipo terapeutico e di supporto psicologico. Fondamentale è riuscire a riconoscere la depressione ed il suo stato di gravità già dai primi segnali di allarme in quanto, spesso, essa viene sottovalutata. I disturbi depressivi vengono inquadrati nell’ambito dei disturbi dell’umore e includono quadri clinici tra loro diversi. Essa si presenta con umore caratterizzato da sentimenti di tristezza e sensazione di vuoto interiore, perdita di interesse e piacere, sensi di colpa e autosvalutazione, disturbi del sonno e anomalie della condotta alimentare, astenia e scarsa capacità di concentrazione.
Questi problemi possono diventare cronici o ricorrenti e possono condurre a una sostanziale compromissione della capacità di prendersi cura delle proprie responsabilità nella vita quotidiana. L’11% degli italiani è affetto da depressione e le donne risultano coinvolte in percentuale doppia rispetto agli uomini. Ne risulta affetto anche il 2% dei bambini e il 4% degli adolescenti. I trattamenti a cui si ricorre possono essere farmacologici o psicoterapeutici. Nel nostro Paese meno di 1/3 dei pazienti affetti ricorre alle cure in tempi consoni.
Questo ritardo può portare ad un peggioramento dei sintomi con ricadute pesanti sulla salute del paziente e sul benessere di chi lo circonda sia a livello familiare che lavorativo.