I malati di mente sono tutti pericolosi? La grande maggioranza delle persone con disturbi mentali non sono pericolose, anzi, sono vittime della violenza più frequentemente delle persone che non soffrono di disturbi mentali.
In alcune persone, però, che soffrono di disturbi mentali gravi come la schizofrenia o i disturbi di personalità, l’abuso di alcool e droghe può far commettere atti violenti. Esistono, comunque, trattamenti farmacologici e psicosociali efficaci anche per i disturbi mentali gravi, ma l’importante è intervenire precocemente. Alcuni studi condotti negli Stati Uniti hanno stimato che solo il 3-5% degli atti violenti può essere attribuito ad individui con problemi mentali seri. Infatti, è più probabile che un individuo con problemi mentali seri sia più spesso vittima di un reato rispetto alla popolazione generale (si stima 10 volte in più) o possa commettere il suicidio.
Sebbene ci siano studi che segnalino una relazione tra violenza e malattia mentale, il contributo al tasso di violenza, in generale, di soggetti con disturbi psichici è nella realtà minimo. Erroneamente, però, tale relazione viene percepita dalla popolazione generale in maniera esagerata contribuendo, pertanto, alla discriminazione e all’allontanamento degli individui con disturbi psichici. Alcuni studi hanno rilevato che alcuni fattori di rischio possono aumentare la probabilità di essere violenti nei pazienti con disturbi mentali (schizofrenia o disturbo bipolare).
Tali fattori sono, ad esempio, una pregressa storia di violenza, utilizzo e dipendenza da sostanze d’abuso, detenzione giovanile, aver subito abusi fisici, essere vittima di un crimine, aver affrontato un divorzio o la perdita del lavoro. Inoltre, la ricerca suggerisce che un trattamento adeguato (psicofarmaci, psicoterapia, supporto della comunità etc.) può aiutare a diminuire la “violenza” nei soggetti con disturbi mentali.