Il numero di flessioni che si riesce a fare può indicare lo stato di salute del cuore e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Lo rivela uno studio condotto da alacuni ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health e pubblicato sulla rivista JAMA Network Open.
Secondo i ricercatori gli uomini di mezza età che possono fare più di 40 flessioni hanno un rischio inferiore del 96 per cento di avere malattie cardiache e ictus, tra cui soffrire di insufficienza cardiaca, rispetto a quelli che potrebbero fare 10 o meno. I ricercatori hanno esaminato 1.104 vigili del fuoco attivi maschi, con un’età media di 39,6 e un indice di massa corporea di 28,7: sopra i 18,5 a 24,9 considerati sani dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Tra il 2000 e il 2010, i ricercatori hanno notato il numero di flessioni che i pompieri potevano fare e le loro prestazioni nei test di fitness su un tapis roulant in cliniche in Indiana. Ogni anno i partecipanti hanno misurato la loro salute fisica e compilato questionari sulla loro salute. Alla fine dello studio, si sono verificate 37 malattie correlate alla malattia cardiovascolare.
Solo uno è stato documentato in un uomo che poteva fare più di 40 flessioni all’inizio del progetto. Tuttavia, i ricercatori hanno affermato che sono necessari studi più ampi con una gamma più diversificata di partecipanti per comprendere questa associazione e per mettere in relazione i risultati con popolazioni più ampie. Tuttavia, sperano che il loro lavoro possa essere sviluppato in un nuovo test di idoneità cardiovascolare che sarebbe più economico e più facile da completare rispetto a quelli che coinvolgono il tapis roulant. Il professor Stefanos Kales, del Dipartimento di salute ambientale presso la Harvard Chan School e direttore della medicina del lavoro presso Cambridge Health Alliance, ha commentato: "Questo studio sottolinea l’importanza della forma fisica sulla salute e perché i medici dovrebbero valutare l’idoneità durante gli incontri clinici".
Trovare un modo rapido e a basso costo per predire il rischio di una persona che sviluppa malattie cardiache potrebbe aiutare a invertire la tendenza delle malattie cardiache come il principale killer del mondo. Ogni anno, circa 17,9 milioni di persone muoiono a causa di una condizione cardiovascolare, pari al 31% dei decessi secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.