Molte contrade di Scicli sono sommerse da rifiuti e i cittadini continuano in questi giorni a pubblicare sui social, foto di cumuli di immondizia di ogni genere e di discariche a cielo aperto. Questo mentre, proprio ieri, è scaduto il termine per la partecipazione all’Osservatorio comunale "Rifiuti Zero".
Un progetto che, per volontà dell’amministrazione comunale in collaborazione con Legambiente, candida la città a diventare laboratorio nazionale di progetti sperimentali in tema di informazione e formazione in tema ambientale. L’idea è di partire dal monitoraggio dell’efficacia della raccolta differenziata e del ciclo di smaltimento dei rifiuti, per passare poi a una progressiva riduzione nella produzione di rifiuti e a una consapevole gestione degli stessi da parte dei cittadini. Ma il quadro che attualmete è sotto gli occhi di tutti è davvero sconfortante e ben lontano dall’obiettivo. Certo questo è il risultato di diversi fattori, da un lato la cattiva gestione del servizio e dall’altro la scarsa civiltà di molti cittadini che anzichè differenziare i rifiuti e di smaltirli così come la legge prevede, preferiscono abbandonarli nei luoghi più disparati.
Su Facebook esiste un gruppo che si chiama "Scicli, la voce del popolo" su cui alcuni cittadini hanno pubblicato delle foto impietose che arrivano da contrada Scala marina, da Contrada Gamba Corta e da Cava d’Aliga e che documentano situazioni incresciose e a volte anche pericolose che non possono passare inosservate agli amministratori e a quanti si occupano del servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio sciclitano. A questo punto a più voci si chiedono misure più restrittive e l’installazione di telecamere per sanzionare i trasgressori, come sta avvenendo nei Comuni limitrofi. (Foto tratte dalla pagina Facebook Scicli la Voce del Popolo)