Un altro tuffo nella Sicilia di Andrea Camilleri, lunedì su Rai Uno con "La stagione della caccia", tratto dai romanzi storici di Camilleri e girato a Scicli, Ispica, Ragusa e Marzamemi. Si tratta di una tra le prime opere, dello scrittore siciliano, ad aver riscosso un buon successo.
Ad ispirare La stagione della caccia fu l’inchiesta sulle condizioni sociali ed economiche della Sicilia del 1875-1876 e, in particolare – come lo stesso Camilleri ha spiegato – il punto in cui, alla domanda di un membro che chiedeva se in zona vi fossero stati episodi sanguinosi, rispondeva: “No. Fatta eccezione per un farmacista che per amore ha ammazzato sette persone”. Il protagonista de La stagione della caccia è Francesco Scianna, attore siciliano, classe 1982, conosciuto al pubblico soprattutto per i film Il più bel giorno della mia vita, ‘Baarìa’ e, sul piccolo schermo per ‘La mafia uccide solo d’estate’ e ‘Maltese – Il romanzo del commissario’.
Sarà proprio Francesco Scianna a calarsi nei panni del farmacista Alfonso La Matina (noto a tutti come ‘Fofò’). Con lui, nel cast de La stagione della caccia, dovrebbero esserci anche Donatella Finocchiaro, Miriam Dalmazio e Ninni Bruschetta. La stagione della caccia è un film tv in una sola puntata. Si tratta di un lavoro in costume, ambientato nel 1876 in Sicilia, precisamente tra le province di Ragusa e Siracusa. Il primo ciak è stato a Scicli, nel Palazzo Mormino Penna, residenza della famiglia Penna nell’800 (luogo caro ad Andrea Camilleri, in cui sono stati girati alcuni episodi del Commissario Montalbano, come ‘Il cane di terracotta’ e ‘La forma dell’acqua’). Il film ha scelto anche il borgo marinaro di Marzameni(provincia di Siracusa) per alcune scene.