Sebbene da qualche anno i certificati possono essere esaminati o scaricati da casa o dall’ufficio utilizzando il cellulare o il computer, l’attesa agli sportelli pubblici continua ad aumentare.
Rispetto a 20 anni fa, infatti, nel 2017 (ultimo dato disponibile) la coda davanti agli sportelli delle Asl e’ idealmente aumentata di 19 persone, quella invece che ipoteticamente si trova all’ufficio anagrafe del Comune di residenza e’ cresciuta di 13. L’elaborazione, eseguita dall’Ufficio studi della CGIA su dati Istat, e’ stata possibile grazie alla periodica indagine condotta dall’Istituto di statistica su persone maggiorenni che si sono recate agli sportelli della Pubblica Amministrazione e hanno atteso piu’ di 20 minuti. I risultati – secondo la CGIA – dimostrano inequivocabilmente che la velocita’ di risposta di alcuni front office pubblici e’ lentissima.
Nel 2017, infatti, 52,7 intervistati su 100 hanno dichiarato di aver atteso piu’ di 20 minuti davanti allo sportello di una ASL, il 56% in piu’ rispetto a quanti si erano trovati nella stessa situazione nel 1997. Sono 23,8 su 100, invece, gli intervistati due anni fa dall’Istat rimasti in lunga attesa di fronte allo sportello di un ufficio anagrafe; il 126,7% in piu’ di 20 anni prima. A livello territoriale le situazioni piu’ difficili si registrano nel Centro-Sud. Tra le realta’ regionali piu’ virtuose Friuli Venezia Giulia, Veneto e Valle d’Aosta. La regione piu’ efficiente d’Italia e’ il Trentino Alto Adige.