"Lotta al randagismo a Modica negli anni dal 2010 al 2018". E’ l’oggetto di una interrogazione a risposta scritta, presentata nei giorni scorsi, dal consigliere comunale del M5S Marcello Medica all’attenzione del Presidente del Consiglio Comunale e del Sindaco.
Medica fa presente che, a distanza di dieci anni dalla tragedia che ha visto la morte del piccolo Giuseppe Brafa, avvenuta il 10 marzo 2009 per opera di un branco di cani randagi in località Pisciotto a Scicli, il fenomeno del randagismo è purtroppo un problema ancora attuale e lontano dal trovare una soluzione. Ancora oggi, infatti, accadono casi di aggressioni nei confronti di animali di allevamento e il pericolo per l’incolumità pubblica rimane elevato. Dall’altro lato, è facile costatare come i casi di avvelenamento nei confronti di cani e gatti randagi, e non solo, si ripetono frequentemente per opera di chi pensa incivilmente di risolvere un problema affrontato purtroppo con superficialità dagli organi competenti.
In realtà, la consapevolezza delle amministrazioni locali iblee è negli anni migliorata, ma i Comuni hanno molte difficoltà legate alle ristrettezze finanziare dei Bilanci quando, invece, sarebbe necessario aumentare le risorse finanziarie e organizzative volte a monitorare il fenomeno per prevenire altri fatti simili a quelli che accaddero nel marzo del 2009. Il Consigliere Medica, nella sua interrogazione, fa il punto della situazione, ponendo, quindi, dei quesiti all’Amministrazione Comunale, allo scopo di conoscere: quante catture di cani randagi sono state eseguite negli anni che vanno dal 2010 al 2018; quanti sopralluoghi della Polizia Municipale nello stesso arco di tempo; quante sterilizzazioni effettuate in tale periodo; quanti i fondi appostati in Bilancio per la lotta al randagismo in questi anni, dai diversi governi della città; quale settore del Comune si occupa di lotta al randagismo.