"L’amministrazione comunale di Scicli, rischia di continuare a perdere fondi utili per il benessere della città e noi dovremmo rimanere in silenzio? L’assessore Pitrolo se lo scordi”. A dirlo sono i consiglieri comunali di Forza Italia Mario Marino e Vincenzo Giannone intervenendo sulla vicenda che, in queste ore, sta tenendo banco a palazzo di Città.
"Invitiamo l’assessore Pitrolo a recarsi a Palermo, in giro per i vari assessorati regionali, per verificare l’intenso lavoro svolto tutti i giorni dal parlamentare Orazio Ragusa, a vantaggio dell’intera area iblea, circostanza che gli fa riscuotere stima e rispetto nei vari uffici. Vogliamo sottolineare che l’on. Ragusa, al contrario dell’assessore Pitrolo che invece è stata solo nominata, è stato sempre eletto, riportando preferenze personali, dalla collettività, in tutte le competizioni a cui ha partecipato: comunali, provinciali e per ben quattro volte all’Assemblea regionale. Tutto questo vorrà pur dire qualcosa? Oppure, secondo la Pitrolo, non significa niente?" Così i consiglieri forzisti che condannano i numerosi bandi e finanziamenti persi e chiedono fatti concreti.
“Ecco perché – aggiungono Marino e Giannone – cogliamo al volo il suggerimento che arriva dall’assessore Pitrolo e da subito richiederemo agli uffici tutta la corrispondenza in entrata e uscita del Comune di Scicli con gli enti regionali e nazionali per verificare che cosa davvero sia stato fatto. Ad iniziare dalla riclassificazione del costone roccioso della Croce di cui da oltre due anni si attende l’esito, circostanza che mette a forte rischio il finanziamento già concesso dalla Regione di oltre 5 milioni di euro. Per non dire dell’erogazione di circa 4 milioni di euro del porto rifugio di Donnalucata, altra opera ancora ferma al palo. I cittadini hanno il diritto di sapere se c’è inadempienza da parte degli uffici regionali oppure lentezza e inadempienza da parte degli uffici comunali. Verificheremo se e perché il Comune di Scicli perde i soldi per finanziamenti che arrivano grazie al lavoro delle altre istituzioni penalizzando la città e i cittadini”.