Il caldo anomalo registrato negli ultimi mesi potrebbe favorire l’arrivo della Culex Pipiens ovvero della zanzara già nelle prime settimane di aprile. Lo sostiene in una nota Alessandra della Torre, docente di parassitologia dell’Università La Sapienza di Roma.
Secondo l’esperta se le temperature saliranno oltre la media stagionale la Culex Pipiens potrebbe incominciare a dare fastidio già il mese prossimo anticipando la sua fastidiosa presenza in largo anticipo rispetto al periodo estivo. La zanzara Culex Pipien è comunemente indicata come la zanzara di casa. E il principale vettore di encefalite di St. Louis, West Nile Virus ed encefalite equina negli esseri umani è responsabile anche di filaria e malaria negli animali. Il West Nile virus appartiene alla famiglia dei Flaviviridae, ed è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile, da cui prende il nome. Da allora sono state segnalate epidemie di malattia in numerosi Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente e recentemente anche in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti. Viene trasmessa all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli (ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli), attraverso la puntura di zanzare infette (più frequentemente del tipo Culex), non si trasmette da persona a persona. Nei serbatoi di infezione, uccelli migratori e animali domestici, il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza.
In Italia la malattia West Nile negli equini è stata identificata per la prima volta nel 1998, nella zona umida denominata Padule di Fucecchio, in Toscana, in un focolaio che ha provocato la morte di sei cavalli nel periodo compreso fra agosto e ottobre. Considerata una zanzara di medie dimensioni, la Culex Pipiens da adulta può raggiungere i 6,35 mm, il suo corpo è solitamente marrone o grigio marrone, la proboscide e le ali sono marroni. Le uova, da 150 a 350 vengono depositate in zattere o gommoni in acque inquinate e in una varietà ampia di contenitori d’acqua. Le uova si schiudono generalmente entro 2 giorni. A seconda della tipologia le uova possono essere stabilite in aree atte a inondazioni o zone di acqua stagnante, queste zanzare sono infatti classificate anche come "zanzare di acqua stagnante".
Le larve dopo la cova, rimangono in corrispondenza o in prossimità del luogo di riproduzione fino all’età adulta. Alcune femmine di Culex Pipiens percorrono più distanza in cerca di un pasto di sangue per sviluppare le proprie uova. L’intero processo dell’uovo in questo caso può richiedere fino a due settimane, a seconda delle condizioni meteorologiche. La zanzara femmina Culex Pipiens sverna in uno stato di torpore in luoghi protetti, solitamente cantine, taverne o dependance. Può trasmettere il virus della filariosi cardiopolmonare ai cani e la malaria agli uccelli.
“Il West Nile o virus della zanzara nell’essere umano l’infezione può essere asintomatica, in oltre l’80% dei casi, o presentarsi come sindrome febbrile, con cefalea, dolori muscolari e possibile eruzione cutanea. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei”, spiega l’Istituto Superiore di Sanità. “Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave”.