Torna ancora una volta, Italia in Comune, sulla questione della raccolta differenziata in città e lo fa con cognizione di causa, affidando la nota ufficiale ad uno dei suoi coordinatori (gli altri sono Gianflavio Brafa e Giuseppe Di Martino), ovvero a Claudo Conti che di raccolta differenziata è probabilmente il massino esperto cittadino, vista la lunga militanza in Legambiente e considerato che come assessore agli albori della Giunta Piccitto fu il principale estensore del capitolato d’appalto, seppur quest’ultimo venne successivamente snaturato dopo la sua estromissione dalla carica.
E Conti prende probabilmente le mosse, senza però citarlo direttamente, dalla denuncia fatta nei giorni scorsi dal capogruppo Pd Mario Chiavola a proposito di un tentativo di vendita di un immobile del centro storico a turisti stranieri andato in fumo perchè l’ingresso dall’abitazione era coperto a metà da sacchetti della spazzatura. Dice in proposito Conti “ancora una volta consiglieri comunali denunciano l’abbandono di sacchetti di rifiuti sui marciapiedi del centro storico, dimenticandosi, però, di denunciare anche i sacchetti abbandonati accanto ai bidoni condominiali perché insufficienti a contenere i rifiuti prodotti. Ed ancora una volta suggeriscono la divisione tra buoni e cattivi: i buoni sono l’impresa e i vigili urbani che si prodigano a risolvere i problemi sopra le loro forze, i cattivi sono i cittadini sporcaccioni e l’Amministrazione comunale che non agisce. Mai che cerchino di approfondire i fatti, forse perché la realtà li metterebbe in difficoltà”.
E qui parte la disamina di Claudio Conti che ricorda come “non tutti i cittadini del centro hanno ricevuto i mastelli per la RD, nonostante il gestore avesse avuto 191.000 € per distribuirli porta a porta, e che quindi non sanno dove metterli, che tutti i cittadini, compresi quelli dei condomini , non hanno contenitori di volume sufficiente soprattutto per la plastica, e che dei 340.000 € per la campagna di coinvolgimento dei cittadini nella RD finora si è visto ben poco”. Quanto poi alla soluzione del problema plastica individuato da alcuni aumentando la frequenza del ritiro da uno a due passaggi, l’ex assessore ricorda che “non sanno o fanno finta di non sapere che i passaggi aggiuntivi sono a pagamento e che così facendo aumenterebbe la Tari.
Così come non sanno o fanno finta di non sapere che per risolvere questi problemi basterebbe aumentare volume e numero dei contenitori: il gestore ha l’obbligo di mettere a disposizione dei cittadini che lo richiedono, gratuitamente, ulteriori contenitori fino al 35% di quelli previsti dal contratto”. Ed infine Claudio Conti conclude “prima di punire severamente chi non fa la raccolta differenziata è opportuno applicare interamente il contratto che lega l’amministrazione comunale e il gestore. E’ inutile ricordare che con quanto pagano, i cittadini ragusani hanno il diritto ad avere un servizio di lusso”. (da.di.)