Lo spauracchio dei doppi turni in alcuni istituti scolastici superiori ha messo a nudo tutte i disagi che l’assenza di un rappresentante politico causa nella gestione della vita provinciale. Da sette anni assistiamo all’avvicendamento di commissari che svolgono il proprio compito, cioè quello di gestire l’ordinario, senza impegnare risorse per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.
“Il taglio dei fondi – commenta il Sindaco Abbate– per gli affitti degli edifici scolastici è stata solo una logica conseguenza, per fortuna risolta grazie all’intervento dell’Assessore Lagalla. Ed è proprio a lui che mi rivolgo nuovamente perché dobbiamo affrontare un altro serio problema legato al comparto scolastico. Non ci sono più prospettive di crescita per i nostri istituti. Tutti i progetti di nuovi corsi sono stati infatti bocciati proprio per l’impossibilità di garantire una collocazione alle eventuali nuove classi. In questo modo ad uscirne fortemente ridimensionata è l’offerta scolastica che non sarà all’altezza di quella di altre province. Lo scorso anno come Comune di Modica abbiamo messo una pezza con il Coreutico concedendo locali di nostra proprietà, ma è chiaro che questa non può essere la regola, semmai un’eccezione.
A meno che, è questa è una delle due soluzioni che proporrò all’Assessore quando verrà a Modica a fine mese, le scuole attualmente di competenza provinciale non passino sotto l’egida dei Comuni. Pur nelle ristrettezze economiche i cui gli Enti Locali si trovano, cercherebbero in tutti i modi di ritagliare uno spazio per la crescita dell’istruzione scolastica. L’altra soluzione è a più ampio respiro e riguarda la necessità di avere al più presto una rappresentanza politica in Viale del Fante con cui poter confrontarci e dialogare”.