"Le posizioni dei due partiti hanno creato oggettivamente uno stallo. Rispetto le due posizioni, ma non permettero’ che pregiudizialmente si affermi una o l’altra indipendentemente dal percorso politico". Lo afferma il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi sul Tav Torino-Lione.
Alla domanda se lo stallo nel Governo possa provocare la caduta dell’esecutivo, il presidente del Consiglio risponde cosi’: "Non ci sono rischi anche perche’ il clima e’ molto sereno e franco. L’opera e’ importante, gli investimenti sono cospicui, non sono bruscolini. Escludo che possa nascere da questo confronto serrato, schietto, dichiarato, una crisi di governo. Sarebbe assurdo". "Pretendo che questa decisione non sia frutto di preconcetti, ideologie o fattori emotivi. Dobbiamo guardare senza pregiudizio alla soluzione migliore per l’interesse dei cittadini", sottolinea Conte, che parla di "stress test" a cui sono stati sottoposti i tecnici nominati dal Mit per l’analisi costi-benefici.
Un’analisi che porta il premier ad avere forti dubbi sull’opera: "Non muovendo da nessun pregiudizio ideologico ho espresso forti dubbi e perplessita’ sulla convenienza di questa opera, lo ribadisco per trasparenza nei confronti del Paese, non sono allo stato affatto convinto che questo progetto sia quello di cui l’Italia ha bisogno". "Allo stato il criterio di ripartizione dei finanziamenti" tra Italia e Francia "non appare equo", aggiunge Conte, che propone: "Alla luce dei forti dubbi emersi credo sia d’obbligo procedere a una interlocuzione con i partner, Francia e Ue per condividere le perplessita’. E’ il modo piu’ lineare e trasparente".