"Non abbiamo richiesto alcun incontro al sindaco sulla vertenza dei lavoratori che si occupano delle pulizie degli immobili comunali di Ragusa" Così la Fisascat Cisl dopo la comunicazione da parte del capogruppo del M5S al Consiglio comunale di Ragusa che parla di rifiuto di incontrare i lavoratori da parte del sindaco.
"Noi, come Cisl, pur rappresentando il 95% dei dipendenti, non abbiamo chiesto nessun confronto se non nelle ultime ore dopo che abbiamo attivato la procedura di raffreddamento ai sensi della 146/90 a causa del mancato saldo del mese di gennaio, dopo una prima nota del 26 febbraio in cui è stato proclamato lo stato di agitazione” affermano il segretario territoriale di Ragusa della Fisascat-Cisl Salvatore Scannavino e il rappresentante sindacale Emanuele Criscione a proposito della fase vertenziale che interessa da vicino i lavoratori in questione. “Proprio ieri – aggiungono Scannavino e Criscione – la cooperativa ha spiegato, allegando documentazione dell’Inps di Messina, che si è risolto il problema relativo al Durc e, pertanto, a giorni, potendo incassare il dovuto dal Comune, potrà effettuare i relativi pagamenti, compresa la mensilità di febbraio.
Ha ragione la Federico sulle criticità riguardanti il nuovo bando. Il sindaco non ci ha ricevuto, ma non Cassì, bensì Piccitto che era il sindaco della maggioranza da lei sostenuto. Infatti, il capitolato è stato redatto dalla vecchia amministrazione che non ci ascoltò affatto quando denunciammo le preoccupazioni di cui parla la Federico. Ci ricevette solo il dirigente del settore che ci tranquillizzò sostenendo che era una questione di calcolo. Le trecento giornate a cui fa riferimento la Federico, infatti, sono quelle attinenti le prestazioni che sottraggono le 52 domeniche e le 13 festività in cui al Comune non si lavora tranne per il sito del castello di Donnafugata. Pertanto, a gara praticamente conclusa, ringraziamo comunque la Federico per avere esplicitato le sue preoccupazioni che corrispondono alle nostre e la invitiamo sin da subito a sostenerci nel caso in cui dovessero registrarsi problemi di sorta con il nuovo aggiudicatario nel fare rispettare i diritti dei lavoratori dimenticati da quella che era la “sua” amministrazione”.
“Una cosa è certa – proseguono Scannavino e Criscione – Non faremo sconti a nessuno con le nostre azioni di protesta. Inoltre, chiediamo l’aiuto della consigliera Federico anche per la difesa di altri 14 posti di lavoro visto che è stata comunicata la procedura di licenziamento collettivo da parte della cooperativa che si occupa di gestire il servizio idrico sul capitolato redatto dalla precedente amministrazione. Amministrazione che non ci ha mai voluto ascoltare nonostante le decine e decine di incontri con l’assessore al ramo di allora. E queste, purtroppo, sono le conseguenze”.