Secondo giorno di presidio oggi sulla Gela-Niscemi, all’altezza di Ponte Olivo, dei produttori agricoli siciliani che vogliono così lanciare una vertenza nazionale sulla crisi dell’agricoltura dovuta soprattutto per salvaguardare il made in Italy e contro gli esiti nefasti della globalizzazione che hanno portato molte aziende a chiudere i battenti.
Oggi si sono aggiunti alla protesta un gruppo di produttori di carciofi di Gela e Niscemi ed un gruppo di rappresentanti di produttori di nocciole di Ucria, nella zona dei Nebrodi. Anch’essi risentono delle importazioni indiscriminate dall’estero. I presidi organizzati in questi ultimi due giorni, ha evidenziato il leader dei Forconi, Mariano Ferro, rappresenta solo un primo passo della vertenza, che sicuramente andrà avanti fino a quando non ci saranno risultati concreti. Nei prossimi giorni ci sarà intanto un incontro con il Prefetto di Catania. "Da qui alle elezioni europee – ha ribadito ancora una volta Ferro – dovrà succedere qualcosa, altrimenti non ci fermeremo".