Se c’e’ qualcuno che puo’ aspirare in futuro a mettere fine alla dittatura di Mikaela Shiffrin, quella e’ Petra Vlhova. La 23enne slovacca vince il gigante di Spindleruv Mlyn e tiene aperti i giochi, almeno sulla carta, nella coppa di specialita’: 97 i punti di ritardo dall’americana quando manca solo la prova di Soldeu.
Difficile pensare che la Shiffrin, che ha gia’ in tasca la coppa generale e quella di slalom, non riesca a racimolare qualche punto nelle finali in Andorra ma di sicuro dovra’ battagliare fino all’ultimo. Perche’ la Vlhova anche oggi ha dimostrato di avere tutto per diventare una seria contender: prima manche quasi perfetta, con quasi mezzo secondo rifilato a Viktoria Rebensburg, 1"09 a Federica Brignone e 1"33 a Her Majesty, poi nella seconda, dopo qualche incertezza che stava per costarle la vittoria, si riprende alla grande e nella parte finale del tracciato legittima il quinto successo stagionale e il titolo iridato conquistato ad Are.
Resta con l’amaro in bocca la Rebensburg, seconda per appena 11 centesimi, mentre si consola col podio la Shiffrin, che realizza il miglior tempo di manche recuperando alla slovacca piu’ di un secondo. La seconda straordinaria discesa dell’americana costa anche il podio alla Brignone, che deve accontentarsi del quarto posto finale. A punti anche Marta Bassino (11^) e Francesca Marsaglia (29^), niente da fare per Sofia Goggia, uscita dopo poche porte nella prima manche come Roberta Midali.