Anche Gianni Stornello, capogruppo del PD al Consiglio comunale di Ispica interviene sulla notizia del lido del Comune di Rosolini sul litorale di Ispica. Stornello chiede la revoca dell’atto di indirizzo che avvia il procedimento amministrativo per la richiesta di un’area demaniale lungo il litorale della Marza da parte del Comune di Rosolini e l’avvio di un confronto fra le due amministrazioni comunali.
“Prima che sia troppo tardi e che si metta in moto la macchina dei ricorsi in sede giudiziaria mi appello – afferma Stornello – alla sensibilità del sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato, persona stimabile e di buon senso: revochi gli atti fin qui prodotti e un minuto dopo troverà nel Comune di Ispica la collaborazione massima per concretizzare un progetto interessante ma che non è immaginabile venga portato avanti come un’appropriazione di pezzi di territorio da parte di un comune ai danni di un altro. Bene ha fatto il sindaco di Ispica Pierenzo Muraglie a intervenire con tempestività per fermare l’iniziativa. E bene farà l’Amministrazione comunale di Ispica ad agire legalmente per tutelare gli interessi della collettività e del suo territorio se resterà in piedi l’atto di indirizzo che sostanzialmente avvia il procedimento amministrativo per la richiesta di un’area demaniale per fare quello che viene presentato come lo sbocco a mare del Comune di Rosolini.
Evitiamo derive demagogiche – dice il capogruppo del Pd – e discutiamo su un progetto che può essere interessante, soprattutto se avvalorato da quell’utilità sociale che è nelle intenzioni del Comune di Rosolini. Una cosa di questa portata deve nascere dalla collaborazione fra i due enti. I comuni e i soggetti territoriali in genere ricercano sinergie, creano opportunità di partenariato, collaborano in una logica di sistema: gli strumenti per realizzare insieme questo progetto non mancano e sono sicuro che l’Amministrazione comunale di Ispica non si tirerà indietro da un confronto serio su un progetto che coniughi bellezze dei luoghi e le legittime aspirazioni di una comunità il cui territorio non dà sul mare. Ma le azioni unilaterali, dal vago sapore prevaricatorio, sono intollerabili e vanno fermate e contrastate”.