E’ stato avviato l’aggiornamento della rete sismica provinciale nell’ambito della convenzione stipulata tra il Libero Consorzio Comunale di Ragusa e l’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La convenzione prevede la collaborazione tra il personale dei due enti presso il costituendo Laboratorio di Geofisica per l’Ambiente e il Territorio dell’ex provincia.
Il Laboratorio ha finalità di ricerca, monitoraggio e sperimentazione su temi di reciproco interesse a cominciare prioritariamente dal monitoraggio geofisico e ambientale finalizzato anche alla caratterizzazione del territorio provinciale ai fini della corretta pianificazione territoriale. Verranno in particolar modo trattate tematiche tecnico-scientifiche inerenti al monitoraggio multi-parametrico ed allo studio multidisciplinare dei fenomeni sismici, geologici e ambientali ricadenti nell’area della provincia di Ragusa. Tali attività prevedono di procedere all’upgrade tecnologico delle stazioni sismiche e di attrezzare le stesse con apparati per la trasmissione dei dati sismici in tempo reale presso la sala di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma e presso il Laboratorio di Ragusa.
Questa nuova attività segue una prima fase di sperimentazione di un nuovo sensore sismico da installare in profondità, in fori nel terreno opportunamente realizzati, in modo da eliminare quasi del tutto i disturbi legati all’attività antropica, ai fenomeni atmosferici, a piante e strutture. La sperimentazione è già stata eseguita presso la sede dell’assessorato provinciale Territorio e Ambiente di via Di Vittorio. L’upgrade tecnologico e funzionale delle attrezzature di rilevamento è stato realizzato in tre dei cinque siti facenti parte della Rete Sismometrica Provinciale: Acate, Santa Croce Camerina ed Ispica, con l’installazione di attrezzature multi parametriche, per il monitoraggio dei fenomeni sismici ed ambientali e sono inserite nella rete nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. E’ stato installato in ognuna delle stazioni un “corner reflector”, strumento di telerilevamento satellitare per il monitoraggio di deformazioni del terreno con accuratezza dell’ordine del decimo di millimetro.