La Keto dieta o dieta chetogenica è un regime alimentare che aiuta a dimagrire di 4 chili in una settimana e prevede pasti ricchi di proteine e lipidi e molto poveri in carboidrati. Si chiama chetogenica poiché si basa su un’alimentazione che porta alla formazione dei cosiddetti corpi chetonici (acetone, acetoacetato e 3-idrossibutirrato).
La sua efficacia si basa sul presupposto che bassi livelli di glucosio costringono l’organismo a ricavare l’energia dalle proteine e dai grassi. Inoltre livelli minimi di zuccheri mantengono costanti le concentrazioni di insulina – l’ormone che controlla l’uso del glucosio – evitando l’accumulo di grasso. La dieta prevede due fasi: nella prima ci si concentra sull’eliminazione dei carboidrati, mentre la seconda ne prevede il reinserimento. E’ tra le diete più seguite in quanto riesce a dare risultati rapidi ma è importante sapere che questo tipo di regime dietetico sottopone l’organismo a uno stress continuo e non può essere seguita per molto tempo.
In assenza di zuccheri l’organismo è obbligato a spendere più calorie per convertire grassi e proteine in glucosio. Allo stesso tempo viene stimolata la secrezione di ormoni che promuovono lo smaltimento dei grassi e diminuiscono l’appetito. Per questi motivi, se l’obiettivo è quello di perdere peso, la dieta chetogenica è efficace. Tuttavia, la perdita di peso iniziale è dovuta solo al consumo delle scorte di glucosio dell’organismo (il glicogeno) e alla perdita di acqua. Sono, invece, necessari alcuni giorni perché inizi il vero e proprio dimagrimento, associato allo smaltimento delle riserve di grasso. E’ fondamentale sapere che questa dieta ha deille controindicazioni, vediamo quali. Eliminare completamente i carboidrati dalla dieta ha notevoli controindicazioni. Infatti, il glucosio è indispensabile alla sopravvivenza dell’organismo, perché è l’unica possibile fonte di energia per il sistema nervoso centrale e per il funzionamento dei globuli rossi. Ne consegue che in condizioni di carenza di zuccheri le cellule ottimizzano la capacità di utilizzare i grassi come fonte di energia.
Questo meccanismo porta, però, alla formazione dei corpi chetonici, che possono essere considerati scorie tossiche. Infatti le piccole quantità di queste molecole che vengono prodotte durante il normale metabolismo sono smaltite da reni e polmoni, ma in caso di carenza estrema di glucosio i corpi chetogeni si accumulano nel sangue, portando a una diminuzione del suo pH che, se troppo elevata, può indurre coma e morte. La mancanza di glucosio stimola anche la degradazione delle proteine per ottenere energia, con conseguente sovraccarico di lavoro per il fegato e i reni. Di conseguenza, un ricorso prolungato alla dieta chetogenica aumenta anche il rischio di uremia (presenza di sangue nelle urine) e di problemi renali.
Altri rischi sono la disidratazione, la perdita di elettroliti, carenze di fibre, calcio e vitamine e la gotta. Se, poi, la dieta chetogenica viene abbinata all’attività fisica i pericoli sono ancora maggiori. Infatti il movimento aumenta il fabbisogno di glucosio e, quindi, stimola la produzione dei corpi chetogeni. Ecco le altre diete pubblicate sul nostro sito.