Blue Tongue in Provincia di Ragusa. “Siamo contenti che il pericolo blocco della movimentazione dei capi di bestiame sia stato scongiurato e che il comparto zootecnico ibleo possa riprendere normalmente la sua attività senza ulteriori ricadute negative sull’economia provinciale”.
Così il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, commenta la scelta del commissario straordinario dell’ASP, Angelo Aliquò, che ha revocato il provvedimento del 15 gennaio scorso con il quale erano stati dichiarati zona infetta di Blue Tongue sierotipo “3”, i territori dei comuni di Ragusa, S. Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Vittoria, Modica, Scicli. Tali territori ricadevano nel raggio di 20 Km dell’azienda focolaio. “Parliamo di circa 1700 allevamenti nella sola provincia di Ragusa che avrebbero risentito tantissimo del blocco della movimentazione, aggravando ulteriormente la loro situazione economica che non è floridissima a causa della crisi contingente che ha interessato negli ultimi anni il settore.
Sia come Amministrazione che come maggioranza in Consiglio abbiamo sposato la battaglia degli allevatori e la porteremo nelle sedi opportune per evitare il ripetersi di queste situazioni. La blue tongue, lo ricordo, non è nociva per l’essere umano e quindi non dovrebbe necessitare di misure così drastiche che vanno solamente a penalizzare uno dei settori trainanti della nostra economia. Voglio precisare e rassicurare tutti i cittadini che le nostre carni sia ai fini sanitari che organolettiche sono le migliori al Mondo e per questo, qualche anno a questa parte, sono sempre più ricercate sui mercati internazionali.
A causa di questi vincoli ingiustificati si rischia seriamente di perdere quelle quote di mercato meritatamente conquistate con fatica in passato ”.