Una casa protetta per tutte le vittime di genere. Questo il progetto fortemente voluto del sindaco di Avola Luca Cannata e della Ingo Bon’t Worry per la creazione del primo villaggio: "Il Sogno" e presentato questa mattina al Palazzo di città.
Un progetto che include non solo la protezione e lo spazio per chi ricerca rifugio dalla violenza, ma che nella parte esterna darà spazio a stand commerciali con accesso al pubblico. Alla casa protetta per tutte le vittime di genere, infatti, si unisce il recupero delle aziende su territorio, per ricordare che può esistere una capitalizzazione senza speculazione, con aumento di posti di lavoro e il rilancio internazionale dei prodotti locali, sostenendo il sociale. Alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta alla sala Frateantonio, hanno partecipato, oltre al sindaco, anche la vice presidente della commissione Antimafia della Regione Siciliana Rossana Cannata e per Bon’t worry il responsabile del dipartimento legale Francesco Piccirillo. Per Bon’t worry il giornalista e scrittore nonché testimonial Antonio Lubrano ha inviato un video con i saluti esprimendo la propria vicinanza al progetto.
“Avola – le parole del primo cittadino Cannata – con la mia amministrazione ha voluto puntare sulla donna e sulla maggiore sensibilizzazione del ruolo femminile nella nostra società. Con l’associazione Doride abbiamo realizzato il centro antiviolenza e portato avanti una serie di iniziative importanti per il territorio, da ultimo la realizzazione della panchina rossa dedicata a Loredana Lo Piano, uccisa a coltellate sull’uscio di casa. Stiamo lavorando a 360 gradi su questo tema aderendo al bando del ministero dell’interno per la realizzazione di un centro per donne vittime di violenza da realizzare nei beni confiscati alla mafia.
Questo villaggio è un unicum nel suo genere in quanto sarà aperto a tutti i soggetti vittime di violenza di genere, donne e non. Un’iniziativa che ci vede come apripista in tal senso sia sul territorio nazionale, sia in ambito internazionale”.