“Un’occasione persa per andare davvero incontro alle esigenze della cittadinanza”. Così il consigliere Pd di Ragusa, Mario D’Asta, commenta quella che definisce “l’irrisoria diminuzione della Tari a Ragusa” a cui si aggiunge “l’impossibilita’ di approfondire i documenti perchè non è stato concesso l’accesso agli atti”.
D’Asta poi aggiunge “in particolare mi chiedo se è mai possibile che, a fronte del fatto che la Giunta municipale si è sperticata in complimenti di vario genere nei confronti della collettività, l’unico risultato ottenuto, quando con la raccolta differenziata sono state registrate performance che hanno proiettato la nostra città ai primi posti delle graduatorie in Italia come capoluogo di provincia, è quello della riduzione di un risibile cinque per cento che, naturalmente, non incide praticamente per nulla nelle tasche dei ragusani. Credo, invece, che la nostra città meritasse una riduzione più consistente e che l’iter in questione venisse portato avanti in maniera seria e concreta.
Così, purtroppo, non è stato. Ed ecco perché parlo di una occasione persa per Ragusa e i ragusani”. Ma il consigliere dem, dopo aver ricordato che “ad agosto 2018 avevo lanciato la proposta della riduzione della Tari” aggiunge “oggi, a marzo 2019, non sono stato messo nelle condizioni, nonostante le mie reiterate richieste, di esercitare al meglio delle mie possibilità, studiando e approfondendo, il mandato che mi è stato conferito dai cittadini. Ho più volte chiesto di potere accedere agli atti legati all’elaborazione della proposta di Giunta sulla Tari. Ma ciò non mi è stato concesso”.
Pertanto D’Asta non esclude “di stare valutando la possibilità di adire gli organismi superiori per verificare come stanno le cose e comprendere se è possibile che dopo la reiterazione di una istanza di accesso agli atti, e non è la sola, alla stessa non sia stata data prosecuzione”. Tornando infine alla diminuzione della Tari del 5%, Mario D’Asta conclude “oggi ci troviamo di fronte a un’occasione persa che, unita all’estensione spropositata degli stalli a pagamento, fornisce ai cittadini la percezione di un Comune che sembra essersi concentrato sul fatto di tartassare la collettività. Insomma, tutto sbagliato.
Anche perché i consiglieri della lista Cassì Sindaco dovrebbero spiegare ai cittadini il motivo per cui non hanno voluto discutere prima dell’approvazione del regolamento l’iniziativa che, con un odg, avevo posto in essere sull’eliminazione del balzello nelle superfici di pertinenza esterna non tassabili colpendo ancora una volta i ragusani”. (da.di.)