Una bimba con disturbo dello spettro autistico, nei giorni scorsi, è rimasta ustionata ai glutei e agli arti inferiori prossimali dopo essere andata in bagno in una scuola materna di Ragusa. La preoccupante notizia è stata diffusa da Massimo Iannucci e Graziana Digiacomo, referenti della Lega Ragusa che aggiungono “le prime sommarie ricostruzioni sulla vicenda riguardante la piccola evidenziano che, dopo essere stata ricoverata al centro Grandi ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania, adesso è tornata a casa e sta meglio.
La vicenda sembra sia stata causata dal fatto che sui servizi igienici fosse presente un insieme di prodotti chimici ad alto potenziale corrosivo”. Ma quello che Iannucci e Digiacomo lamentano “è un inquietante velo di silenzio. Nessun intervento da parte dell’assessorato alla Pubblica istruzione? E perché mai? Eppure si tratta di una scuola pubblica, per l’appunto di competenza del Comune. Nessuno, tra gli amministratori di palazzo dell’Aquila, ha voluto fare sentire la propria voce per comunicare alla collettività che avrebbe svolto una indagine e per rassicurare la cittadinanza che un episodio così grave non si sarebbe più verificato. E invece, politicamente, ci tocca prendere atto di questo assordante silenzio”.
Massimo Iannucci e Graziana Digiacomo poi precisano “ora, lungi da noi l’idea di speculare su questa triste storia, ci viene, però, da chiederci perché da palazzo dell’Aquila nessun tipo di azione sia stata comunicata per verificare come stanno davvero le cose. Stiamo parlando del benessere dei nostri figli, della loro necessità di potere stare bene all’interno delle strutture scolastiche di pertinenza comunale, come in questo caso una scuola materna. Ci viene da chiederci, dunque, chi non ha vigilato? Perché questo mix di sostanze corrosive era presente sui servizi igienici? Gli insegnanti erano stati avvisati del potenziale pericolo che si presentava all’interno dei bagni? E’ stato un errore di chi ha effettuato le pulizie oppure cos’altro? Ecco sono tutti interrogativi che un amministratore responsabile dovrebbe porsi puntando a scioglierli.
E, soprattutto, dovrebbe rassicurare la cittadinanza sul fatto che situazioni del genere non si ripetano più”. E concludono “come Lega Ragusa siamo pronti a richiamare alle proprie responsabilità chi di dovere. Non è possibile che su un fatto così grave sia scesa una coltre di silenzio come se si trattasse di una vicenda che non riguarda nessuno di noi da vicino. Purtroppo, non è così. E se una famiglia della nostra città attenderà che la giustizia faccia il suo corso, ce ne sono molte altre, soprattutto quelle che frequentano la scuola materna in questione, che manifestano tutta la loro legittima preoccupazione sul fatto che si possano reiterare casi del genere”. (da.di.)