Gli autovelox “Velo Ok” collocati in via Fieramosca a Ragusa in prossimità dell’incrocio che porta all’ospedale Giovanni Paolo II funzionano davvero o servono solo da deterrente? A porre la questione è il consigliere comunale del Pd Mario Chaivola.
Il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola, chiede chiarimenti all’assessore alla Polizia municipale del Comune di Ragusa per sapere quale la reale valenza dei Velo Ok collocati in via Ettore Fieramosca proprio in prossimità dell’intersezione con l’incrocio che conduce all’ospedale Giovanni Paolo II. “In particolare – sottolinea Chiavola – sarebbe opportuno sapere se queste apparecchiature sono state omologate oppure se funzionano soltanto da deterrente. In quest’ultimo caso, tutto ciò rappresenterebbe solo uno spauracchio per gli automobilisti senza alcun tipo di valore effettivo. Fermo restando che occorre sempre rispettare i limiti di velocità, mi chiedo, però, che cosa abbia spinto l’amministrazione comunale a spendere delle risorse pubbliche, quindi di tutti i cittadini, per un sistema che non si capisce bene a che cosa possa servire.
Il Giudice di Pace di Alessandria, ad esempio, ha accolto nei giorni scorsi un ricorso, dando quindi la possibilità di non pagare la contravvenzione, ad un automobilista che aveva ricevuto la multa per eccesso di velocità a causa di una foto scattata da un apparecchio simile che era privo di omologazione. Ogni sistema che rileva la velocità dei veicoli deve essere approvato e omologato. Sono due i ministeri che si devono occupare dei controlli, quello delle Infrastrutture deve dare l’approvazione, verificando che l’apparecchiatura rispetti gli aspetti tecnici di legge e quello dello Sviluppo Economico, che invece deve rilasciare l’omologazione.
L’autovelox deve essere controllato ogni anno certificando che funzioni bene e che sia tarato in maniera esatta. Vorremmo sapere se per i dispositivi eventualmente installati in via Fieramosca (non abbiamo certezze sul fatto che all’interno ci siano delle apparecchiature) siano state effettuate delle specifiche verifiche. Inoltre, proprio a proposito del Velo Ok, la contravvenzione risulta valida solo se rilevata in presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine. Questo significa che nessun Comune può piazzare un autovelox limitandosi a individuare le auto che hanno superato i limiti e che sono state fotografate, inviando i verbali a casa. Le multe devono essere contestate immediatamente.
Ci piacerebbe, dunque, capire se e in che modo si intende dare attuazione a questo sistema e se lo stesso non si sarebbe potuto attuare in maniera più semplice, utilizzando un cavalletto con una pattuglia così come fa solitamente la Polizia stradale, piuttosto che adoperarsi con l’installazione di queste torrette arancioni la cui unica funzione sembrerebbe solo quella di deterrente visto che in realtà, praticamente, non possono avere alcuna capacità sanzionatoria. Piuttosto, inviterei l’amministrazione comunale ad accelerare l’iter per attuare il percorso che conduce alla creazione di una rotatoria in zona, l’unica soluzione possibile per fare in modo che gli incidenti diminuiscano”.