Cambio ora solare 2019. Tra 10 giorni ovvero nella notte tra il 30 ed il 31 marzo, torna l’ora legale e le lancette dovranno essere spostate di un’ora avanti. L’ora legale resterà in vigore fino all’ultima domenica di ottobre quando, come di consueto, ci sarà il ritorno dell’ora solare.
L’ora legale è la convenzione di spostare avanti di un’ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo. Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario. Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d’estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un’ora l’accensione della luce elettrica alla sera.
In Italia l’ora legale nacque come misura di guerra nel 1916, tramite il decreto legislativo luogotenenziale n. 631 del 25 maggio che andò a modificare il precedente Regio Decreto n. 490 del 10 agosto 1893 relativo al meccanismo di calcolo dell’ora in vigore nel paese, rimanendo in uso fino al 1920. Dal 1940 al 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale. In tale occasione si ebbe il periodo di massima durata dell’ora legale: dal 14 giugno 1940 al 2 novembre 1942. La creazione della Repubblica Sociale comportò per due anni la sfasatura dell’applicazione dell’ora legale fra il Nord e il Sud del paese. Durante l’occupazione jugoslava di Trieste l’esercito titino la vietò per allineare l’orario della città a quello del resto della Jugoslavia. L’ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965, in periodo di crisi energetica.
L’ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre; in quell’anno specifico restò in vigore dal 22 maggio al 24 settembre. Tale durata venne estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all’ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell’Europa quando la fine fu spostata all’ultima domenica di ottobre. La legge n. 1144/1966 delegò al Presidente della Repubblica il compito di decidere annualmente inizio e fine dell’ora legale[36] rispettivamente nel periodo 31 marzo-10 giugno e 20 settembre-31 ottobre. Nel 1980 il decreto-legge n. 270 modificò tali periodi anticipando il possibile inizio al 28 marzo.
Due anni dopo si anticipò il potenziale periodo di avvio dell’ora legale al 15 marzo. Solo nel 2010 l’Italia con l’art. 22 della legge n. 96, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo (direttiva a firma del presidente N. FONTAINE)[39], fissò l’inizio dell’ora legale alle ore 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo e il termine alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre, pratica comunque già svolta in Italia fin dal 1996.