Grazie all’app "Dot Fertility" è possibile evitare gravidanze non desiderate. Ad assicurarlo sono i ricercatori dell’Istituto per la salute riproduttiva della Georgetown University autori di uno studio pubblicato sullo European Journal of Contraception e Reproductive Healthcare, che fa emergere questa possibilità come metodo contraccettivo.
L’algoritmo del software, infatti, permette di predire per ogni giorno del ciclo mestruale i giorni di fertilità alta o bassa, con un fallimento massimo del 5%, che renderebbe la app comparabile ai metodi di contraccezione come la pillola o l’anello vaginale. "Sempre più donne usano le app" come metodo di pianificazione di una gravidanza, "quindi è fondamentale averne un’opzione supportata da una forte evidenza di efficacia", dice Victoria Jennings, ricercatrice principale dello studio. In totale sono state 718 le donne tra i 18 e i 39 anni che hanno preso parte all’analisi e che sono state seguite per un massimo di 13 cicli, fornendo dati sulla loro storia sessuale per un totale di 6.616 cicli mestruali. Solo in un caso si è verificata una gravidanza, usando la App in maniera corretta.