Uno straordinario momento di preghiera. Per mettere al centro i malati. Per alleviare il dolore di chi patisce la malattia del corpo, troppo spesso accompagnata dalle malattie dell’anima. L’ufficio diocesano per la Pastorale di Ragusa ha tenuto, venerdì, un altro appuntamento della Via Crucis itinerante del malato questa volta ospitata dai reparti della clinica del Mediterraneo.
“Un momento particolarmente intenso e commovente – ha detto il direttore dell’ufficio, don Giorgio Occhipinti – un susseguirsi di emozioni. I malati ci aspettavano e abbiamo vissuto con loro momenti molto forti di solidarietà. Un ringraziamento rivolto ai componenti della cappellania ospedaliera, della Pastorale della salute, dell’Associazione nazionale carabinieri, alle suore del Sacro Cuore, agli operatori sanitari è d’obbligo perché è anche grazie a loro se si riesce a fare servizio in questi ambienti nella maniera più opportuna per chi soffre. Il nostro intento è di dare coraggio, portare una nuova speranza e una nuova prospettiva da cui guardare la sofferenza e renderla prezioso strumento di amore e di salvezza.
Chi è stato presente si è sentito un “cireneo” per avere portato per un poco la croce degli altri. Ma “cirenei” non obbligati a farlo, bensì volontari. E questi luoghi di dolore, con tutte quelle persone sofferenti, e con coloro che professionalmente se ne prendono cura, diventano, in questi momenti, per molti, se non per tutti, un’esperienza di paradiso”.