Cesare Battisti per la prima volta ha ammesso le sue responsabilita’ sui quattro omicidi per i quali e’ stato condannato (due eseguiti materialmente e due per i quali e’ statyo il mandante). L’ex leader dei Pac, arrestato lo scorso gennaio in Sud America e poi trasferito in Italia, e’ stato interrogato dai pm nel carcere di Oristano, davanti al suo avvocato, ha ammesso tutti gli addebiti e si e’ scusato.
"Le scuse adesso mi sembrano fuori luogo. Ritengo che il suo avvocato lo stia consigliando per avere riduzioni di pena. Non sono scuse veritiere, secondo me, l’unica cosa che pensa di ottenere e’ avere quelle riduzioni che hanno ottenuto tanti terroristi, compresi i componenti dei Pac", commenta a Sky TG24 Maurizio Campagna, fratello di Andrea, una delle vittime di Cesare Battisti. "Ha ammesso – ha proseguito – che all’epoca vedeva una guerra contro queste persone. Se sparare alle spalle a un ragazzo di 24 anni era una guerra… Io ritengo che era pura vigliaccheria, neanche terrorismo. Erano proprio degli omicidi effettuati da killer seriali quale erano Battisti e la sua combriccola".
"Le scuse, se dovevano essere fatte, dovevano essere fatte molto tempo prima, non ora che e’ stato portato in Italia. Battisti dal 2004 ha continuato a dire che era innocente e che non ha commesso questi omicidi, oltre ad aver deriso le nostre famiglie dicendo che non aveva commesso questi reati. Per me, per quanto riguarda la famiglia Campagna, eravamo certi che fosse stato Battisti ad uccidere mio fratello, in quanto il papa’ della ragazza ha riconosciuto Battisti dalle foto segnaletiche – ha concluso -. Piu’ volte era stato richiesto il confronto all’americana, cosa che Battisti ha sempre rifiutato perche’ sapeva che sarebbe stato riconosciuto".