La dieta disintossicante per l’intestino può far dimagrire di qualche chilo subito. Si basa su una alimentazione che pone l’intero organismo in un processo di detossificazione dalle sostanze di scarto accumulate nell’arco dei mesi.
E’ una dieta che serve a depurare stomaco e intestino permette all’organismo di eliminare le tossine che, se non correttamente smaltite, diventano inevitabilmente causa di stati infiammatori anche in distretti corporei distanti dall’apparato digerente. In particolare la ritenzione dei liquidi corporei è la risultante del tentativo dell’organismo di “diluire” il carico di tossine al fine di limitare i danni infiammatori. Ma quali sono le tossine che accumula il nostro corpo? C’è ne sono di due tipi, uno di tipo endogeno e uno di tipo esogeno. Quelle di tipo endogeno, ossia prodotte dai fisiologici processi metabolici che ci consentono di vivere (digestione, respirazione) e quelle di tipo esogeno derivanti da fattori esterni come l’inquinamento ambientale, l’assunzione di farmaci e un’alimentazione basata principalmente sul consumo di carne, latte, latticini, zuccheri, di prodotti confezionati carichi di conservanti.
Durante la dieta disintossicante è fondamentale bere tanta acqua. L’apporto ottimale è 30 ml per chilo di peso corporeo. Un adulto di 70 kg necessita di almeno 2.100 ml di acqua. L’acqua costituendo il 55/60% del peso corporeo di un adulto è il principale componente dell’organismo umano. Ma vediamo ora cosa si mangia nella dieta disintossicante depurativa. Via libera a frutta e verdura fresca di stagione e cereali integrali: riso, mais, teff, miglio, farro, orzo, avena, segale, kamut e pseudo cereali (quinoa, amaranto, grano saraceno). Per l’assenza di glutine (proteina implicata negli stati infiammatori) sarebbe preferibile consumare: riso, mais, teff, miglio, quinoa, amaranto, o perlomeno preferire avena e orzo la cui struttura molecolare del glutine è meno annosa; nel caso di alimenti a base di frumento preferire la tipologia di “grani antichi” per esempio Senatore Capelli, Timilia, Gentil Rosso.
Legumi: lenticchie, piselli, ceci, fagioli, lupini e alimenti proteici vegetali come ad esempio il tofu. Pesce: per beneficiare del suo apporto nutrizionale ed evitare i rischi legati al bioaccumulo, si consiglia di prediligere i pesci tipici del territorio di piccola taglia e di consumarlo 2 o 3 volte alla settimana. Ecco le altre diete sul nostro sito.