Il kefir nella dieta aiuta aiuta a dimagrire, concede benessere all’intestino e riattiva il metabolismo. Se associato ad un abbondante consumo di frutta e verdura aiuta a perdere peso in salute.
Il kefir è una bevanda dal sapore acidulo e possiede innumerevoli proprietà salutari.
Il suo nome che deriva dalla parole di origine armena keif, significa benessere. Oltre ai probiotici utili all’intestino (nella sua composizione sono presenti almeno 40 tra lactobacilli, streptococchi, lactococchi e lieviti) il kefir contiene anche vitamine del gruppo B (rassodanti), minerali (calcio, potassio, magnesio e fosforo) e proteine.
Il Kefir è un probiotico originario delle montagne del Caucaso, in Asia Centrale.
È prodotto dalla fermentazione del latte fresco di capra, vacca o pecora e perfino latte di riso o soia con grani kefir e una coltura madre naturale preparata dai grani che contengono diverse specie batteriche quali il lactobacillus, il lactococcus, il leuconostoc, il saccharomyces e Pacetobacter. Il kefir è ricco anche di calcio e magnesio.
Numerosi studi hanno dimostrato che il kefir e i suoi componenti hanno proprietà antimicrobiche, antitumorali e anticarcinogene. Suggerisco di inserire il kefir nella propria dieta dal momento che risulta molto utile per la guarigione da alcune malattie.
A tale scopo, infatti, è stato utilizzato negli ospedali dell’Unione Sovietica come aiuto nel trattamento di disturbi metabolici quali l’ipercolesterolemia, allergie, aterosclerosi, cancro, tubercolosi.
Attualmente è oggetto di studi scientifici che puntano a valutare l’effettivo e reale ruolo che può avere in queste e in altre patologie.
Ci tengo a sottolineare che è particolarmente indicato in caso di alterazioni della flora intestinale come la disbiosi poiché riduce la flatulenza, promuove movimenti intestinali e favorisce il benessere dell’apparato digestivo.