Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2019 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1% su base annua (stesso tasso tendenziale del mese precedente).
La stabilita’ dell’inflazione e’ la sintesi di dinamiche contrapposte: da una parte l’accelerazione dei Beni energetici non regolamentati (da +0,8% a +3,3%), dall’altra il rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +3,7% a +2%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,9% a +0,4%) e dei Tabacchi (da +4,5% a +4%). "La variazione registrata a marzo dai prezzi al consumo (0,3% congiunturale) e’ in linea con le attese. Il dato di oggi appare ancora condizionato da fattori stagionali. La ricomposizione di questi impulsi lascia immutato il tasso di variazione tendenziale dei prezzi (+1% esattamente come a febbraio). Complessivamente, la struttura dell’inflazione appare stabile: alimentari, abitazione e altri beni e servizi la sostengono, le comunicazioni la deprimono.
Praticamente irrilevante e’ la componente di fondo", commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio.