"A Verona ci sono i fanatici qui c’e’ il buon senso". Il vice premier Luigi Di Maio, nella conferenza stampa a margine di un incontro dedicato ai progetti sui giovani svoltosi nel pomeriggio a Cinecitta’ a Roma, e’ intervenuto sul congresso mondiale delle famiglie di Verona cercando ancora una volta di tracciare una linea di distanza con la conferenza.
"A Verona si affronta il tema della famiglia con odio verso il prossimo, con l’idea della donna confinata a casa ad allevare i figli". Il vice premier ha anche commentato la partecipazione della parlamentare pentastellata Tiziana Drago: "Molte persone sono andate a Verona in buona fede, chi non conosceva alcuni di quei relatori si e’ ritrovato a parlare di argomenti medievali". Per il leader del M5s la posizione del governo anche in riferimento al congresso veronese e’ chiara: "Quei temi di Verona non sono presenti nel contratto di governo". Di Maio si e’ anche detto d’accordo con Papa Francesco: "Non sono contro la sostanza ma contro la forma.
Io non voglio cadere nel tema delle famiglie, il tema dovrebbe essere come dare soluzione a questo problema: se la soluzione e’ sminuire il ruolo delle donne o fomentare odio non e’ la soluzione giusta". Poi alla richiesta di un commento sulla presenza di Matteo Salvini al congresso Di Maio ha risposto ai giornalisti: "Non so per quale ragione sia li’, chiedetelo a lui". E proprio al collega di governo ha voluto replicare dopo la chiosa polemica indirizzata dal ministro degli Interni al sottosegretario Vincenzo Spadafora: "Salvini legga bene le deleghe: la delega sulle adozioni e’ in capo al ministro Fontana ed al presidente del Consiglio, non a Spadafora che non c’entra nulla".