La storia si ripete, ogni anno con l’entrata in vigore dell’ora legale, si riaccendono le discussioni sulla opportunità e sui benefici economici del provvedimento e sulle ripercussioni negative che lo stesso, ha sul nostro organismo. Conseguenze simili a quelle del “jet lag”.
Secondo il New England Journal of Medicine, l’effetto dello spostamento in avanti delle lancette si farebbe sentire nei sette giorni successivi con un aumento del 5% degli infarti del miocardio. Conseguenze confermate anche dall’istituto Karolinska di Stoccolma. Le statistiche inoltre evidenziano nei primi giorni dell’entrata in vigore dell’ora legale, un aumento degli incidenti sul lavoro e degli incidenti d’auto.
E allora ecco i soliti consigli per cercare di evitare al massimo le conseguenze sul nostro organismo. Sappiate per prima cosa che la luce aiuta molto a regolare il nostro orologio biologico interno, quindi quando è possibile è bene esporsi alla luce intensa al mattino, appena ci si sveglia.
Al contrario, di notte, va ridotta al minimo l’esposizione alla luce intensa, in particolare quella blu emessa dagli schermi elettronici. Tablet e smartphone andrebbero spenti una o due ore prima di andare a dormire, è utile anche non assumere alcol e caffè, e preferire piuttosto una tisana calmante o una camomilla prima di andare a letto. Anche i più piccoli risentono del cambiamento, dunque cercate di essere pazienti con i vostri figli.
Alcuni bambini si adattano con maggiore difficoltà rispetto ad altri e possono diventare nervosi, e avere difficoltà di concentrazione.
Per qualche giorno sarebbe meglio evitare i dispositivi elettronici e per i più piccoli, utile una pennichella pomeridiana anche di soli 20 minuti.