Ocse: "Oggi l’economia mondiale deve affrontare ostacoli rilevanti, la crescita mondiale dovrebbe registrare un ulteriore calo, in questo contesto, l’economia italiana oggi e’ ufficialmente in stallo e ha registrato una modesta crescita dal 2015 alla prima meta’ del 2018".
Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, nel corso della presentazione del rapporto sull’Italia. L’ultimo rapporto economico sull’Italia sottolinea che la crescita del Pil dovrebbe registrare un calo di circa lo 0,2% nel 2019, prima di aumentare dello 0,5% nel 2020. Il Pil pro capite e’ attestato praticamente allo stesso livello di vent’anni fa e il livello di poverta’ rimane elevato, specialmente tra i giovani. La scarsa crescita della produttivita’ e le significative diseguaglianze sociali e regionali rappresentano sfide persistenti da affrontare con vigore. Il rapporto debito pubblico – Pil presenta sempre livelli elevati, al 134% e continua a rappresentare una fonte di rischio.
"L’economia italiana presenta grandi punti di forza, le esportazioni, i consumi privati, i flussi di investimenti e il dinamismo del settore manifatturiero hanno favorito la crescita di questi ultimi anni. Il paese pero’ continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale", ha proseguito Gurria, secondo il quale "per risolvere questi problemi e’ necessario adottare una serie di riforme strutturali".