La Dia di Trapani ha confiscato beni per 45 milioni di euro riconducibili all’imprenditore Giuseppe Amodeo, 64 anni, originario di Alcamo, e ad i suoi familiari, con un decreto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo.
Giuseppe Amodeo e’ un imprenditore noto nella provincia trapanese sia per le attivita’ nel settore edilizio che in quello turistico alberghiero. Da anni ha spostato il centro dei suoi interessi a Castelvetrano, dove gestiva con la sua famiglia una rinomata struttura alberghiera con annessa sala ricevimenti, situata lungo la strada che conduce al parco archeologico di Selinunte. Nella seconda meta’ degli anni novanta, era rimasto coinvolto in una vasta indagine che porto’ alla luce gli intrecci tra mafia ed imprenditoria nel capoluogo trapanese. Con l’odierno provvedimento, sono stati sottoposti a definitiva confisca, in tutto o in parte, i compendi aziendali ed il relativo capitale sociale di cinque societa’ ed inoltre 159 unita’ immobiliari catastalmente censite tra terreni e fabbricati, sia ad uso abitativo che ricettivo, partecipazioni societarie, beni mobili registrati e disponibilita’ finanziarie.