Non si sono fatte attendere, come era facile prevedere, le reazioni critiche da parte delle opposizioni all’approvazione da parte della maggioranza del Bilancio Previsionale 2019-2021 e al Documento Unico di Programmazione (DUP) di Ragusa.
Prende per primo la parola il gruppo 5 stelle, il più numeroso dell’opposizione (Zaara Federico, Antonio Tringali, Alessandro Antoci, Giovanni Gurrieri e Sergio Firrincieli) che dopo essersi visto respingere tutti gli emendamenti presentati, ha abbandonato l’aula intorno all’una del 4 aprile (la seduta era iniziata alle 10 del 3 aprile). In particolare, a fare scattare la decisione di uscire dall’aula è stato “l’ennesimo no proveniente dalla maggioranza che ha così sancito una perpetua mancanza di dialogo oltre che di rispetto nei confronti del lavoro svolto.
L’emendamento, a firma del consigliere Gurrieri, firmatario di 28 emendamenti, avente per oggetto l’istituzione del parco della Ragusa sotterranea, tra l’altro, riguardava un argomento non presente nel Dup, così come accadeva per altri. Dopo che l’atto è stato discusso e bocciato, la decisione da parte dei consiglieri comunali M5s Ragusa di abbandonare l’aula”. Sull’andamento generale della seduta i consiglieri Zaara Federico, Antonio Tringali, Alessandro Antoci, Giovanni Gurrieri e Sergio Firrincieli commentano "noi consiglieri del gruppo consiliare M5s avevamo preparato un corposo e variegato numero di emendamenti, 57 in totale, frutto di mesi di lavoro e confronto continuo con la cittadinanza, rispondendo alle esigenze del territorio, le quali sono state sottoposte all’attenzione del governo della città.
Abbiamo illustrato la nostra idea di città, in un’ottica concreta di azione politica e amministrativa. Gli emendamenti presentati il 25 marzo, nonostante le appena 48 ore a disposizione per elaborarli, sono il frutto di idee chiare e concise: turismo, cultura, patrimonio, ambiente, famiglia, centro storico, servizi, agricoltura, pesca, accessibilità, start up, recupero urbano, protezione civile, questi alcuni degli argomenti principali trattati. Abbiamo iniziato alle 10 di mattina di mercoledì ad esporre i nostri emendamenti e all’una di giovedì avevamo ancora discusso 48 emendamenti su 57, tempi lunghi dettati anche dagli interventi dei colleghi dei consiglieri di opposizione e dalle risposte degli assessori presenti, i quali rimanevano basiti dal fatto che, stranamente, i nostri emendamenti risultavano collimare con le loro idee sottolineando di rimando: ci stiamo già pensando”.
Poi i consiglieri pentastellati evidenziano “quest’ultima è una risposta ormai automatica, viene sempre utilizzata per placare la voglia di lavorare dei consiglieri, come se risultassero troppo operativi quasi che la città non necessiti gli interventi chiesti. Ma quando è troppo, è troppo: attendevamo questo momento da ormai troppo tempo e non avevamo alcun dubbio sul fatto che le risposte sarebbero rimaste invariate. Cari consiglieri, ci è stato fatto capire, noi pensiamo a tutto e le vostre proposte saranno respinte a priori. A ciò si aggiunge anche l’incapacità dei consiglieri comunali di maggioranza nell’interpretare un’apertura ventilata dall’assessore Iacono ma anche in quel caso il “branco” politico ha applicato il no periodico.
Continua così buona parte della giornata, fino alla sera, quando l’amministrazione decide di non argomentare politicamente né tecnicamente gli emendamenti presentati e cala il silenzio, interrotto dagli interventi dei consiglieri di minoranza e dal presidente Ilardo, uno straziante e triste passaggio di palla”. E dopo aver riferito dell’abbandono dell’aula, i consiglieri m5 concludono “adesso l’Amministrazione Cassì ha approvato il proprio bilancio ma è opportuno evidenziare che lo ha fatto senza tenere conto della gran parte dei cittadini ragusani da noi rappresentati”. Da parte sua il Pd non è ancora intervenuto sulla vicenda preferendo convocare una conferenza stampa per sabato mattina alle ore 11,30 nella sede del partito, in via Archimede 240 per l’analisi politica dell’approvazione a maggioranza del bilancio di previsione. (da.di.)