Termina in parita’, a reti inviolate, Parma-Torino, primo anticipo della trentunesima giornata di serie A. Dopo la vittoria per 2-1 sulla Sampdoria, la formazione di Mazzarri subisce uno "stop" nella corsa verso un posto nell’Europa che conta; mentre i padroni di casa reagiscono solo parzialmente alla recente crisi di risultati (3 ko consecutivi).
La squadra di D’Aversa e’ quella che ha incassato piu’ gol nel corso del 2019 in campionato. Nel primo tempo pero’ i problemi difensivi della squadra di casa sembrano solo un lontano ricordo e Belotti e compagni non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Sepe, se non con conclusioni dalla lunga distanza. Al 20′ Baselli chiude un triangolo con Berenguer e sfiora il palo con un tiro al volo da fuori area. Pochi minuti dopo e’ Ansaldi a sterzare verso il centro e a scaricare per Berenguer, la cui conclusione viene bloccata dall’estremo difensore ex Napoli, in tuffo. Occhi puntati tra le fila dei granata su Andrea Belotti, a un gol dal quinto posto nella classifica dei migliori marcatori della storia del Torino, occupata da Ossola e Silano.
Nei primi quarantacinque minuti pero’ l’attaccante granata si fa notare solamente con un colpo di testa impreciso, su cross dalla destra. Non riesce a pungere anche il Parma in zona offensiva e il primo tiro in porta della squadra di casa si registra al 38′, con una conclusione velleitaria di Dimarco. E’ proprio il laterale ex Inter a rendersi pericoloso nella ripresa alla prima occasione da gol per i padroni di casa: sugli sviluppi di una ripartenza, Dimarco ha la palla dell’1-0 ma il suo diagonale da buona posizione viene neutralizzato da Sirigu. L’episodio non scuote il Torino che subisce i ritmi alti del Parma e al 63′ la squadra di D’Aversa sfiora nuovamente il vantaggio: su calcio d’angolo, Sierralta fa da sponda di testa per Gagliolo e Rigoni ma nessuno dei due, a due passi dalla porta, riesce a ribadire in rete.
Al 75′ sale la tensione in campo, a causa di una reazione scomposta di Sierralta contro Berenguer, e Doveri ricorre ai cartellini gialli: sono nove le ammonizioni estratte dall’arbitro di Roma. Il nervosismo spezza i ritmi e riduce la qualita’ di gioco nel finale di una partita che sembra dare la sensazione di potersi sbloccare solamente con un episodio. E all’82’ Parigini crea dal nulla una chance con una giocata individuale da applausi ma in area, invece di servire Zaza a tu per tu col portiere, l’esterno lascia partire una conclusione bloccata in due tempi da Sepe. Si tratta dell’ultimo sussulto del match prima del fischio finale di Doveri, arrivato dopo cinque minuti di recupero.