Sala Teatro Sciascia a Chiaramonte Gulfi, abusiva. La Soprintendenza già lo scorso dicembre con una nota inviata al Sindaco e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Ragusa ha ordinato l’immediata sospensione di tutti lavori svolti dal Comune per trasformare l’ex Chiesa di S. Francesco, già sala Sciascia, in sala teatrale.
La nota recita: “Si è appreso della realizzazione di lavori per la trasformazione in sala teatrale dell’ex Chiesa di S. Francesco, sottoposta a vincolo monumentale. Considerato che non risulta agli atti di quest’Ufficio alcun progetto relativo all’intervento di cui sopra; Visto che il bene immobile risulta sottoposto a tutela; Considerato che i lavori non sono stati preventivamente autorizzati da quest’Ufficio, si ordina l’immediata sospensione di tutti i lavori che potrebbero arrecare pregiudizio al monumento”. La denuncia adesso arriva da Gaetano Iacono, presidente del Movimento Civico "Gaetano Iacono Sindaco", che si dice sconcertato del fatto che il sindaco Gurrieri abbia trasformato una ex Chiesa sottoposta a vincolo monumentale in sala teatrale addirittura senza autorizzazione e senza aver nemmeno presentato il progetto alla Soprintendenza: una realizzazione abusiva, quindi, costata circa 200.000 euro; un capolavoro con annesso reato perseguibile dalla legge.
Solo il 13 dicembre, dopo lo svolgimento del primo spettacolo teatrale e a seguito dell’ordine di sospensione dei lavori, il Comune invia alla Soprintendenza il progetto di trasformazione della ex Chiesa S. Francesco a sala teatro. Ebbene, la Soprintendenza comunica al Comune di Chiaramonte Gulfi di approvare il progetto alle seguenti condizioni: “che entro 60 giorni venga smontato il palco autoportante che occupa l’intera superficie dell’area absidale, in quanto inibisce la visibilità e godibilità del bene monumentale”. In definitiva, Chiaramonte ha perso quella che era la migliore sala convegni degli iblei e si è ritrovata ad avere un teatro senza palco, un teatro senza i requisiti di un teatro, un teatro dove non si può fare teatro.
E pensare che dal 2010 esiste un progetto di riuso e rifunzionalizzazione a cine-teatro dell’ex Chiesa dell’Annunziata da decenni riqualificata a sala teatrale, dichiara Iacono. Un progetto che si avviava attraverso una convenzione Comune-Diocesi e si finanziava in parte con la stessa cifra spesa per scempiare l’ex Chiesa di S. Francesco, in parte con il contributo della Diocesi di Ragusa perché l’immobile è sua proprietà ed ha bisogno di consolidamenti, e per la restante somma si poteva attingere al finanziamento previsto dalla Regione Siciliana per ristrutturare i teatri.