Un fatturato 2018 a 1.682 milioni, con un Ebitda a 59,9 milioni. Sono questi i numeri presentati da Gabriele Burgio, Ad di Alpitour, nel corso di un incontro con la stampa. Risultati che portano avanti un percorso ininterrotto di crescita iniziato nel 2012, quando Burgio approdo’ al timone del piu’ grande gruppo italiano del settore travel.
Le previsioni per il 2019 sono di un ulteriore balzo in avanti, con un fatturato attorno ai 2 miliardi, grazie anche all’apporto di Eden Viaggi, acquisita lo scorso anno. E se lo scorso anno ha visto Alpitour particolarmente attiva sul fronte delle acquisizioni, il 2019 sara’ dedicato al consolidamento e all’ottimizzazione dell’organizzazione di un gruppo che opera oggi attraverso cinque divisioni, ma anche al rafforzamento della nuova strategia che, da qualche anno a questa parte, sta portando il gruppo a trasformarsi da puro intermediario a proprietario e gestore diretto delle strutture proposte ai clienti.
"Su 2.500 hotel in catalogo, solo una ventina sono di nostra proprieta’ – ha spiegato Burgio – ma questi ultimi hanno una contribuzione sui margini vicina al 20%. Essere proprietari di una struttura ci garantisce che questa non possa essere disintermediata a favore di qualche concorrente, inoltre ci da’ il controllo diretto sugli standard qualitativi offerti alla clientela". Dal 2020, grazie ad alcuni accordi che le assicurano la gestione a lungo termine, potra’ contare anche su un hotel 5 stelle a Venezia, di cui sta curando la ristrutturazione, e di un 4 stelle superiore in Albania attualmente in costruzione.