La dieta termogenica può far dimagrire mangiando e senza stress da rinunce. E’ una dieta che aiuta a perdere peso mangiando i cosiddetti alimenti “termogenici” o brucia grassi. Gli alimenti termogenici sono quelli che per essere assimilati dal nostro organismo richiedono un grande dispendio di energia.
In realtà tutti gli alimenti sono termogenici, ma alcuni lo sono più di altri. Ma vediamo quali sono gli alimenti termogenigi o brucia grassi da scegliere tra le carni, la frutta e la verdure. Carni bianche: hanno un basso apporto calorico e apportano grassi polinsaturi che il nostro organismo non è in grado di produrre autonomamente, ma che sono essenziali. Frutta e verdura ricca di vitamina C: l’acido ascorbico o vitamina C aiuta è un potente brucia grassi naturale. Inoltre migliora l’assorbimento del ferro e stimola la produzione di collagene, elemento di sostegno della pelle. I cibi più ricchi di vitamina C sono: ribes, prezzemolo, peperoni, broccoli, kiwi, cavolini di Bruxelles, erba cipollina, crescione, fragole, litchi, arancia, limone, mango, spinaci, lamponi, meloni, patate dolci, ravanelli, bietole, zucca, rucola, fave, asparagi. Cipolla: è un vero concentrato di vitamina A, C ed E, ma anche di potassio.
È un’alleata preziosa contro la cellulite e la ritenzione idrica poiché stimola la diuresi e quindi combatte il ristagno dei liquidi. Insalata verde: povera di calorie, ma ricca di fibre limita l’assorbimento degli zuccheri. Farina d’avena: è un ottimo potere saziante. Se consumata a colazione può aumentare il metabolismo del 10%. Aceto di mele: è un alleato della linea poiché placa l’appetito e aiuta ad accelerare il metabolismo. Si diluiscono 2 cucchiai in 1 bicchiere d’acqua prima dei pasti principali. Durante la dieta termogenica inoltre si devono consumare anche alcuni alimenti che accelerano il metabolismo e danno vita al processo brucia-grassi. Tra questi oltre ad alcune spezie ci sono: l’aglio, il fucus, il cumino, lo ginseng, il caffè verde, l’ortica, il rosmarino, il thè verde, lo zenzero e il tarassaco. Nel dettaglio vediamo gli effetti che producono: l’aglio aiuta il processo brucia-grassi, mantenendo costante il livello di colesterolo; fucus contiene acido alginico che sviluppa un senso di sazietà ed è consigliabile prenderlo, magari in capsula, prima dei pasti principali; il cumino: accelera il metabolismo, riducendo i fenomeni fermentativi legati a carboidrati, zuccheri, lieviti e proteine; gingseng stimola le ghiandole che controllano e accelerano il metabolismo; l’ortica ha proprietà termogeniche che accelerano il metabolismo stimolando la funzione tiroidea; il rosmarino favorisce il flusso della bile, evitando che il fegato si congestioni ed un fegato decongestionato rende il metabolismo più veloce; The verde è una pianta eccezionale per coadiuvare le funzioni del metabolismo; lo zenzero alza la temperatura corporea, aiutando la termogenesi e favorendo, così, l’eliminazione dei grassi corporei ed infine il tarassaco oltre al tarasserolo, steroli, vitamine A,B,C e D, contiene inulina, ottimo anti-fame che riequilibra la flora batterica intestinale, potenziando l’attività metabolica.
Per Termogenesi indotta dalla dieta (TID), chiamata anche Azione dinamico specifica (ADS) degli alimenti, Termogenesi alimentare, Termogenesi postprandiale, o Effetto termico del cibo (TEF), si intende un processo metabolico, sottoprocesso della termogenesi, legato alla spesa energetica/calorica a cui fa seguito l’ingestione dei diversi macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi, alcol), ovvero i nutrienti calorici, a cui è correlato un aumento del consumo di ossigeno e quindi una maggiore dispersione di calore (extracalore). Questo processo costituisce mediamente il 10 % (tra il 7 e il 15%) della spesa calorica totale. Dopo l’ingestione di un pasto (periodo post-prandiale) la spesa energetica è più alta per un periodo di circa 4-8 ore, e l’attività metabolica può arrivare ad elevarsi fino al 40%. La TID inizia a manifestarsi già dopo un’ora dall’ingestione degli alimenti, raggiungendo i valori massimi nelle seguenti due o tre ore, per poi diminuire gradualmente fino a portare il metabolismo nelle condizioni basali entro le otto ore al massimo.
Lo stimolo termogenico maggiore è provocato dalle proteine e amminoacidi a causa del dispendioso processo di deamminazione, mentre stimoli inferiori sono dati dai carboidrati e soprattutto lipidi. Oltre che per il diverso tipo di macronutriente, la TID è influenzata dalla quantità degli stessi (più è ricco il pasto, maggiore è la spesa energetica, se la razione raddoppia, raddoppia anche la TID), la qualità, le dimensioni del pasto, il tempo trascorso tra i pasti, il metabolismo basale, lo stato nutrizionale, e dal tipo di somministrazione (orale, enterale, parentale). Sembra che anche la composizione corporea determini una variazione nella TID: gli obesi accusano un effetto termogenico minore dei soggetti magri a parità di BMI e peso corporeo, laddove la componente muscolare, più sviluppata nei magri, determinerebbe una più efficace TID11. I cibi solidi determinano una risposta termogenica generalmente maggiore dei liquidi, e i cibi integrali determinano una maggiore TID rispetto ai raffinati. Esiste anche termogenesi ulteriore dovuta a sostanze ad azione nervina come caffè, tè, tabacco, ecc. Ecco le altre diete pubblicate sul nostro sito.